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Omofobia, Luca Paladini: "Insulti e minacce non ci fermeranno"

Cronaca

È bersaglio di insulti e minacce, contro di lui sono stati creati 180 profili fake, ma "nulla è sufficiente per chinare la testa. Faccio quello in cui credo", dice a Sky TG24 il fondatore dei Sentinelli di Milano. E rilancia la manifestazione del 19 maggio #stophate

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E' vittima di insulti e minacce, messaggi violenti contro di lui e contro i suoi cari. Ogni giorno da ormai tre mesi a questa parte. Contro Luca Paladini fondatore e portavoce dei "Sentinelli di Milano" è nata una vera campagna d'odio che continua ad alimentarsi sul web. "E' una situazione non facile, ma non ho intenzione di chinare la testa - dice a Sky TG24 - Non ho intenzione di smettere di fare quello in cui credo". Da anni Paladini si batte per i diritti civili delle persone omosessuali e della comunità LGBT e, in occasione della giornata mondiale contro l'omofobia, ribadisce la necessità di approvare nel nostro ordinamento una legge efficace contro l'omotransfobia e rilancia l'appuntamento di sabato 19 maggio in piazza a Milano per manifestare contro l'odio in rete".

Insulti e minacce

"Contro di me sono stati creati circa 180 profili fake" dice Paladini. Tutto è iniziato circa tre mesi fa, quando ha denunciato sulla pagina ufficiale dei Sentinelli di Milano il fotomontaggio della testa insanguinata della ex presidente della Camera Laura Boldrini contribuendo così all'identificazione dell'autore del messaggio d'odio. Da quel momento, spiega, è sottoposto a una sorta di "accanimento per il solo fatto che mi batto per i diritti civili".

Appello a denunciare

"La mia battaglia personale sta diventando la battaglia di tante persone" dice il fondatore dei Sentinelli di Milano, che invita a denunciare, sempre e comunque. E si rivolge ai giovani, alle persone "che non hanno le spalle abbastanza grandi" per reggere il peso degli insulti che spesso si nascondono dietro l'anonimato del web. “Mettete tutto alla luce del sole, perché solo in questo modo si riesce a combattere l’omofobia".