Istat, l’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo

Cronaca
Foto d'archivio (getty)

Nel nostro Paese, in base ai dati aggiornati al primo gennaio 2018, ci sono 168,7 anziani ogni 100 giovani; ci batte solo il Giappone. I residenti sono 60,5 milioni e l’aspettativa di vita supera gli 80 anni sia per gli uomini sia per le donne

Siamo il secondo Paese più vecchio al mondo e per il terzo anno consecutivo il numero delle morti supera quello delle nascite. Questa la fotografia scattata dall'Istat nel rapporto annuale, presentato alla Camera dei Deputati, che ritrae un Paese  “vecchio”, secondo solo al Giappone, con una stima di 168,7  anziani ogni 100 giovani. I dati, aggiornati al primo gennaio, ci dicono che per il nono anno consecutivo le nascite sono in calo e che i residenti in Italia sono 60,5 milioni.

Declino demografico iniziato nel 2015

Dal 2015, dice l’Istituto di statistica, il nostro Paese è entrato in una fase di declino demografico. Al primo gennaio 2018 si stima che la popolazione ammonti a 60,5 milioni  di residenti, con un'incidenza della popolazione straniera dell'8,4% (5,6 milioni). La popolazione totale diminuisce per il terzo anno di fila di quasi 100mila persone rispetto all'anno precedente. Contemporaneamente, si accentua l'invecchiamento della popolazione, nonostante la presenza degli stranieri, che hanno un'età media più bassa degli italiani e una fecondità più elevata.

Diminuiscono le nascite: è il nono anno di fila

Inoltre, per il nono anno consecutivo, le nascite registrano una diminuzione. Nel 2017 si è registrato un nuovo minimo storico: sono nati 464mila bambini, il 2% in meno del 2016. Un ultimo dato: si diventa mamme sempre più tardi: l'età media alla nascita del primo figlio è stata di 31 anni nel 2016, in continuo aumento dal 1980 (quando era di 26 anni).

In Italia aspettativa di vita supera gli 80 anni

L’Istat rileva anche che in Italia la speranza di vita alla nascita ha raggiunto nel 2017 gli 80,6 anni per gli uomini e gli 84,9 anni per le donne. Nel suo rapporto annuale l’Istituto, sottolinea anche come i valori più elevati si trovino a Firenze (84,1 anni) e nella provincia di Trento (83,8 anni). Il valore minimo, invece, si registra nelle province di Napoli e Caserta (per entrambe 80,7 anni). Alla nascita l'aspettativa di vita in buona salute a Bolzano è di quasi 70 anni (69,3 per gli uomini e 69,4 per le donne) a fronte di una media nazionale di 60 anni per gli uomini e 57 anni e 8 mesi per le donne. I maschi della Calabria e le femmine della Basilicata sono, invece, ai livelli più bassi con un'aspettativa di vita in buona salute alla nascita rispettivamente di 51,7 anni e 50,6 anni.

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