Velisti dispersi nell'Atlantico, moglie skipper: "Riprendete ricerche"

Cronaca
Antonio Voinea e Antonio Revello (fonte: Ansa/pagina Facebook della "Compagnia del Bright")

Aldo Revello e Antonio Voiena sono scomparsi il 2 maggio al largo delle Azzorre. Sabato 5 maggio è scattato lo stop previsto dai protocolli. Rosa Cilano, moglie di Revello, fa appello a Mattarella. Nave della Marina perlustrerà zona

Le ricerche sono state sospese ma la moglie di uno dei due velisti dispersi nell'Atlantico, Rosa Cilano, non si arrende e lancia un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché si riattivino le perlustrazioni per trovare suo marito, Aldo Revello, e lo skipper Antonio Voinea. Fonti del ministero degli Esteri riferiscono che "la Farnesina, attraverso l'ambasciata d'Italia a Lisbona, sta compiendo ulteriori passi sulle autorità portoghesi affinché possano riprendere le ricerche dell'imbarcazione a vela con a bordo i due italiani". E intanto la Marina comunica che la nave Alpino il 7 e l'8 maggio farà un'ulteriore ricerca, utilizzando l'elicottero di bordo, nell'ambito di un transito programmato in quelle acque. "Il Portogallo", spiega la Marina, "è informato che la nostra iniziativa è su base di non interferenza ma mirata a ottimizzare l'intervento dato il transito della nostra unità".

L'appello

Le ricerche di Aldo Revello, disperso tra le Azzorre e il Portogallo dal 2 maggio scorso insieme allo skipper Antonio Voinea, sono state sospese dopo 72 ore dall'inizio delle operazioni, come previsto da protocollo. La moglie di Revello però non perde la speranza. "Ci sono infiniti casi di persone che sono sopravvissute su una zattera anche oltre 70 giorni", insiste Rosa Cilano. "Faccio appello al Governo e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché facciano pressioni sulle autorità portoghesi per continuare a cercare Aldo e Antonio".

"Sono certamente sulla zattera"

"Ci potrebbe magari essere la possibilità che abbiano urtato un container - continua la donna -, di conseguenza a questo punto torniamo al fatto che loro sono certamente sulla zattera. Perché, anche se scontri un container, hai tutto il tempo per riuscire a tirare giù la zattera. Mio marito ha sempre avuto sangue freddo a gestire situazioni faticose e problemi". La zattera di cui parla Rosa Cilano era in dotazione alla barca: una volta gettata in mare si apre automaticamente e sarebbe attrezzata per il sostentamento di 10 persone per alcuni giorni. Nell'ipotesi di urto con un container a pelo d'acqua, i due skipper potrebbero aver avuto il tempo di mettersi in salvo. "Velisti esperti come Giovanni Soldini e altri sostengono che potrebbero trovarsi anche in una zona diversa, portati dalle correnti. Continuate le ricerche, l'Italia ci aiuti", afferma la donna. "Ci sono una bimba di 4 anni e una ragazza di 17 (le due figlie di Aldo Revello, ndr) che stanno aspettando il papà". I due uomini erano a bordo del Bright, barca a vela con la quale stavano rientrando in Italia dai Caraibi. All'appello della moglie di Revello si sono uniti i parenti dello skipper Voinea e il sindaco del comune spezzino di Castelnuovo Magra, Daniele Montebello: "Sono sicuro che se la cosa fosse accaduta a parti invertite noi avremmo fatto il possibile", ha detto il primo cittadino.

Dispersi nell'Atlantico

È stata la Farnesina, insieme al consolato italiano, a dare notizia alla moglie della sparizione di Aldo Revello. L’uomo, cinquantatreenne skipper di professione da oltre 15 anni, era partito dalla Martinica il 7 aprile per riportare la barca a vela Bright alla Spezia, insieme al collega e amico Antonio Voinea, romeno che aveva vissuto a lungo in Veneto ma che ora risiedeva a Fuerteventura nelle isole Canarie. Il 28 aprile, dopo una sosta alle Azzorre, i due erano ripartiti verso Gibilterra con condizioni di mare considerate buone. Il 2 maggio l'ultimo segnale dal sistema satellitare della Bright, a 300 miglia a est di Sao Miguel nelle Azzorre. Da lì sono partite le ricerche, con mezzi marini e aerei. Per il momento nessuno esito positivo: sono stati ritrovati solo tre giubbotti di salvataggio e alcuni resti dell'imbarcazione.

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