L'aggressione è avvenuta vicino a Montecitorio. Danilo Lupo, inviato di La7, è stato colpito mentre stava realizzando delle interviste sul tema dei vitalizi. Fnsi: "Fatti gravi, non devono più ripetersi". Landolfi: "Mi scuso ma sono stato provocato"
L'inviato del programma televisivo “Non è l'arena” Danilo Lupo è stato aggredito a Roma dall'ex ministro Mario Landolfi, che lo ha colpito con uno schiaffo in pieno volto, nei vicoli nei pressi di Montecitorio. Il video è stato diffuso dal programma. Il giornalista stava realizzando alcune interviste sul tema dei vitalizi ai politici. Stava chiedendo un parere a Landolfi che, sottolinea una nota del programma, "si è mostrato sin da subito visibilmente contrariato. L'ex ministro ha iniziato ad alzare i toni della conversazione per poi sferrare un potente schiaffo colpendo in pieno volto Danilo Lupo. L'aggressione, avvenuta nei vicoli dietro Palazzo Montecitorio, è stata vista da turisti e passanti rimasti sbigottiti dalla scena".
Landolfi: "Mi scuso ma sono stato provocato"
Landolfi è stato ministro delle comunicazioni dall'aprile 2005 al 18 maggio 2006 nel terzo governo Berlusconi. Sul Secolo d'Italia, di cui è redattore, ha fatto sapere che si scuserà, come auspicato anche dalla Federazione nazionale della stampa: "Sto scrivendo una lettera di scuse a Massimo Giletti", dice Landolfi, "è fuori discussione che ho commesso un’azione sbagliata, ma vorrei che venisse messo in rete il video integrale per far comprendere che sono stato sottoposto a una provocazione". "Il giornalista mi ha rincorso per strada e mi ha fatto domande sul tema dei vitalizi, io per un po’ ho risposto nel merito", continua Landolfi, "poi l’ho invitato a salire in ufficio per poter approfondire meglio con lui la questione e avevamo già fissato anche un orario. Lui ha insistito: ‘Perché non le piace parlare per strada?’. Io ho replicato che no, non mi piace parlare per strada e inoltre avevo da fare. Niente, lui continuava a insistere, anche se io l’ho pregato di lasciarmi passare. Dopo ho perso la pazienza e me ne scuso".
Federazione nazionale della stampa: "Landolfi chieda scusa"
Duro il commento di Fnsi: "Fatti gravi come quelli accaduti nei pressi di via Della Scrofa a Roma non devono più ripetersi, a maggior ragione se a rendersi protagonisti di atti così violenti sono colleghi iscritti all'Ordine dei giornalisti". "Fare il proprio lavoro, rivolgere domande, ormai è diventato un mestiere a rischio", continua la nota di Fnsi. "È comunque auspicabile che l'onorevole Landolfi trovi il modo per riparare all'accaduto".