Maxi manifesto antiaborto a Roma: polemica sui social e al Campidoglio
CronacaSul cartellone ci sono un embrione e la scritta: "Sei qui perché tua mamma non ti ha abortito". L'associazione ProVita: l'immagine "riporta attenzione sulla violenza di una condanna a morte prima di nascere". Il Comune avvia indagini
È polemica a Roma su un maxi cartellone con l'immagine di un embrione e il monito anti abortista: "Sei qui perché tua mamma non ti ha abortito". Il manifesto è stato pensato dall'associazione ProVita e affisso sulla facciata di un palazzo della Capitale. Immediate le reazioni, sia sui social che nel mondo politico, con le consigliere dem del Campidoglio che hanno chiesto alla sindaca Virginia Raggi l'immediata rimozione.
Le proteste: dalla politica ai social
Michela Di Biase, Valeria Baglio, Ilaria Piccolo, Giulia Tempesta e quella della Lista Civica, Svetlana Celli, spiegano che il manifesto "offende la scelta delle donne di abortire, una scelta, sempre sofferta e dolorosa, garantita dalla legge 194 che a maggio compirà 40 anni. Si tratta di immagini che offendono la sensibilità anche di tutte le persone che hanno subito la fine di una gravidanza per i motivi più diversi". La senatrice Pd Monica Cirinnà, invece, su twitter lancia l'hashtag #rimozionesubito. A sostegno della legge 194 si è poi schierata anche la segretaria nazionale della Fp Cgil, Cecilia Taranto, che spiega che la normativa non andrebbe "affatto messa in discussione" e che se mai "andrebbe rafforzata". La protesta però corre anche sui social: "Un ricatto morale", "una vergogna", "peggio dei talebani", sono alcuni commenti di utenti Twitter. Alcuni sperano che il manifesto faccia la fine del "murales con Salvini e Di Maio che si baciano", rimosso subito. Altri ironizzano: "Benvenuti nel Medioevo". In molti, inoltre, hanno segnalato il cartellone all'ufficio affissioni del Campidoglio.
L'iniziativa di ProVita e le polemiche
Con il manifesto di 7x11 metri, ProVita intende rilanciare la filosofia antiabortista dell'associazione attraverso l'immagine di un feto circondato da scritte come: "Il tuo cuore batteva già dalla terza settimana dopo il concepimento, già ti succhiavi il pollice, tutti i tuoi organi erano presenti". Il piano è che resti esposto fino al 15 aprile, a meno che non intervengano prima i tecnici del Comune. "Il maxi manifesto di Roma riporta l'attenzione sulla violenza e dramma di una condanna a morte prima di nascere", ha spiegato il presidente di ProVita Toni Brandi.
Il Comune avvia indagini
Il Campidoglio ha già avviato indagini e ha allertato la polizia locale sul caso. L'amministrazione in passato ha già interdetto la stessa associazione dall'affissione di simili manifesti, perché in contrasto con le prescrizioni previste dal Regolamento in materia di Pubbliche affissioni di Roma Capitale, che vieta espressamente "esposizioni pubblicitarie dal contenuto lesivo del rispetto di diritti e libertà individuali".