Morto Luigi Necco, storico telecronista di 90° Minuto

Cronaca
La causa della morte, avvenuta alle 6.30 del 13 marzo, è legata all'aggravarsi di una patologia polmonare (LaPresse)

Storico volto della trasmissione di calcio "90° minuto" della Rai, era famoso per i suoi collegamenti a fine partita dallo stadio San Paolo negli anni di Maradona e degli scudetti, attorniato dai tifosi. Aveva quasi 84 anni.

Si è spento a Napoli il giornalista Luigi Necco. Noto telecronista calcistico, è stato uno dei protagonisti della trasmissione di calcio "90° Minuto" della Rai. Stroncato da un'insufficienza respiratoria, è morto all'Ospedale Cardarelli dove era ricoverato dallo scorso 17 febbraio. La salma sarà esposta al pubblico nella camera ardente dell'ospedale. I funerali si terranno il 14 marzo alle 12 nella chiesa di San Giovanni dei Fiorentini, in piazza degli Artisti a Napoli.

Una delle ultime interviste a Renzo Arbore

Necco avevo iniziato la carriera giornalistica al Corriere di Napoli, quando era ancora studente di istituzioni dell'Europa orientale. Dopo qualche anno era entrato in Rai per leggere il giornale radio. Diventato telecronista sportivo divenne molto popolare soprattutto per i collegamenti nella trasmissione di Paolo Valenti dallo stadio San Paolo a fine partita, da dove raccontava il Napoli di Maradona. Giornalista dai molteplici interessi, appassionato anche di archeologia, aveva condotto la trasmissione "L'Occhio del faraone". Dopo la pensione e fino all'ultimo aveva continuato a lavorare nell'emittente locale Teleoggi-Canale 9 per il programma televisivo "L'emigrante", un contenitore di cronaca quotidiana napoletana. Poco prima di Natale, in una delle sue ultime apparizioni, aveva realizzato un'intervista a Renzo Arbore durante la sua mostra a Palazzo Reale di Napoli.

Per un breve periodo impegnato anche in politica

Necco ebbe anche una piccola parentesi politica nel 1997 quando fu eletto consigliere comunale nelle liste dei Democratici di sinistra a Napoli. Un impegno per la comunità che, sedici anni prima mentre era ancora giornalista, gli era costato un attentato. Nel 1981 infatti fu gambizzato dalla camorra di Raffaele Cutolo all'uscita da un ristorante ad Avellino.

De Magistris "morto pensatore libero"

Appresa la morte del giornalista, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha dichiarato: "Con Luigi Necco muore un maestro del giornalismo napoletano. Indimenticabile, nei miei anni di gioventù, la sua inconfondibile voce a 90 minuto, sempre puntuale e pungente. Giornalista d'inchiesta e capace di approfondimenti originali, sempre da pungolo per tutti. Con lui ho avuto un rapporto autentico, di stima e di affetto reciproci, gli ho sempre voluto bene anche quando capitava che non ne condividevo le analisi sulla città. Ci resterà - ha concluso il sindaco - il ricordo della sua arguzia, della sua ironia e della sua straordinaria competenza sportiva ed archeologica". 

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