Maltrattamenti su elefanti: Cassazione condanna gestore circo

Cronaca
Gli elefanti erano incatenati e molto limitati nei movimenti (foto: archivio Getty Images)
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Un uomo di 82 anni è stato ritenuto colpevole di aver tenuto in catene cinque esemplari, limitandone i movimenti e arrecando loro gravi sofferenze

La Cassazione ha condannato in via definitiva un gestore di un circo per maltrattamenti di animali. Confermata la sentenza del Tribunale di Alessandria per l'uomo, un 82enne originario di Catania, accusato di aver tenuto cinque elefanti incatenati, limitando così i loro "più elementari movimenti" in una "situazione incompatibile con la loro natura e produttiva di gravi sofferenze". L'82enne dovrà inoltre pagare un'ammenda e risarcire i danni alle associazioni animaliste che si sono costituite parte civile nel processo.

Ricorso respinto

Nella sentenza depositata oggi, le terza sezione penale della Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal gestore del circo, già condannato dal Tribunale di Alessandria. "La detenzione degli elefanti in catene, al di fuori dei momenti in cui il contenimento è strettamente necessario per esigenze di cura o pulizia - scrivono i giudici - appare assolutamente incompatibile con la natura degli animali, perché realizza una compressione intollerabile della possibilità che l'elefante ha di muoversi, sia pure nello spazio limitato di un recinto". Secondo la Corte Suprema, tale condizione avrebbe procurato gravi sofferenze agli animali, "consentendo al più movimenti minimi, inibendo del tutto la deambulazione e l'assunzione della posizione sdraiata su un fianco".

"Violazioni macroscopiche"

I giudici della Cassazione scrivono di "violazioni macroscopiche" nella loro sentenza. La Corte ha sottolineato "l'assoluta incompatibilità con la natura dell'animale dell'uso di catene applicate contemporaneamente sia a una zampa posteriore che a una zampa inferiore, trattandosi di uno strumento di contenimento di per sé produttivo di gravi sofferenze". Peraltro, la situazione in cui sono stati trovati gli elefanti non sarebbe stata "passeggera e contingente, né dettata dalla necessità di operare per la pulizia e la cura degli animali". Gli elefanti, infatti, si trovavano all'interno del tendone dove venivano ricoverati durante la notte e non erano previste o in corso operazioni di pulizia. Il gestore del circo dovrà pagare un'ammenda e risarcire il danno alle associazioni animaliste, Lav e Anpana, che si sono costituite parti civili nel processo.

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