Maltempo, neve e freddo in Italia in attesa del gelo siberiano

Cronaca
Foto d'archivio Ansa

Abbondanti nevicate soprattutto in Piemonte, dove in alcune zone è stata emessa allerta arancione. Bora a Trieste, allerta anche in Liguria. Da domenica sera crollo delle temperature per l'ondata di gelo siberiano, con minime fino a -8 gradi anche in pianura. IL METEO

Dopo i primi fiocchi, continua a cadere la neve in alcune zone dell’Italia, in attesa della prevista ondata di gelo di origine siberiana che arriverà sulla Penisola a partire dalla sera di domenica 25 febbraio. Tra le Regioni dove le precipitazioni nevose sono più abbondanti c’è il Piemonte: nelle prime ore di questa mattina ha nevicato a Torino. A Cuneo, segnala Arpa Piemonte, sono caduti 15 centimetri di neve. A causa delle abbondanti nevicate previste, su alcune zone della regione è scattata l'allerta meteo arancione. Le neve cade copiosa da alcune ore anche al confine tra Lazio e Abruzzo, dove sono attivi mezzi spazzaneve e spargisale. Allerta arancione anche in Liguria nell'entroterra Savonese dalle 18 di oggi alle 12 di domani (24 febbraio), e gialla nell'Imperiese da mezzanotte alle 12 di domani. A Trieste terza giornata con raffiche di bora che nella mattinata hanno raggiunto i 110 chilometri orari, con disagi alla circolazione dei mezzi pubblici e privati nelle prime ore del mattino. A causa del forte vento, negli ultimi due giorni i Vigili del fuoco hanno svolto oltre un centinaio di interventi. Intanto è stato convocato per sabato mattina, alle ore 9, il comitato operativo della Protezione civile.

Allerta arancione in alcune zone del Piemonte

Le precipitazioni a carattere nevoso anche a bassa quota, rileva Arpa Piemonte, potranno portare nelle prossime 36 ore, in particolare nel cuneese, ad accumuli in pianura e collina di 10-20 cm di neve fresca e possibili disagi alla circolazione. Il Centro funzionale di Arpa ha emesso un'allerta gialla per neve su buona parte della regione. L'allerta è arancione sulle aree più interessate dai fenomeni più intensi, come nel Cuneese, con "possibili disagi alla viabilità e possibili interruzioni alle forniture". Le aree critiche sono la Valle Tanaro, la stessa devastata nel novembre 2016 da un'alluvione, e tutta la pianura compresa tra le province di Cuneo. Allerta gialla ("criticità ordinaria" sull'arco alpino nelle valli torinesi e cuneesi e sulle colline delle province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino. La quota neve scenderà fino a 200 metri. Il rischio di valanghe è di grado 3 ("marcato") su tutta la fascia dalle Alpi Marittime, a sud, alle Cozie, a ovest.

Protezione Civile convoca comitato operativo 

Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha convocato per domani mattina, sabato 24 febbraio alle ore 9, il comitato operativo. L'incontro servirà a fare un punto della situazione maltempo e a verificare che tutte le strutture operative del sistema abbiano messo in campo le risorse disponibili per fronteggiare l'ondata di gelo in arrivo sull’Italia.

Soccorso alpino: "massima prudenza" in montagna

"Massima prudenza" in montagna in vista dell'arrivo dell'ondata di gelo, accompagnata dalle nevicate. L'appello arriva dal Soccorso alpino che ricorda come, con le condizioni meteo previste, ogni attività all'aperto in zone montane o impervie, "se non rinviabile", debba essere "attentamente pianificata". I bollettini meteo, spiega il Soccorso alpino, prevedono a partire da sabato un brusco calo termico sulla zona alpina e appenninica.

Allerta anche in Emilia Romagna

Ma l'ondata di maltempo prosegue anche in Emilia Romagna, con allerta per la giornata di oggi per lo stato del mare, neve e criticità geologica valida fino alla mezzanotte. Precipitazioni sono previste anche nelle giornate di sabato e domenica, quando arriverà sulla regione "l'azione di una depressione dalla Siberia verso l'Europa centrale, destinata a causare un marcato calo termico all'inizio della prossima settimana". (IL METEO)

Da domenica Burian, freddo siberiano

Da domenica sera è atteso infatti, dopo le prime nevicate anche a quote basse di ieri a Bologna, in Piemonte, in Toscana e nelle Marche, un ulteriore calo delle temperature per l'arrivo di Burian, ondata di gelido vento siberiano che dovrebbe durare almeno 4 giorni. Il freddo sarà paragonabile a quella del febbraio 2012 o del gennaio 1985. Sono attese nevicate, un crollo termico e giornate di ghiaccio, con temperature che anche di giorno non supereranno lo zero. Tra lunedì e martedì le temperature potrebbero scendere su valori di oltre 10 gradi al di sotto della media stagionale: le minime potrebbe attestarsi intorno ai -7, -8 gradi anche in pianura, e le massime intorno allo zero, ma le percepite potranno risultare nell'ordine di -10/-15. L'aria gelida, precisano i meteorologi, arriva dalla Siberia e per raggiungere il nostro Paese percorrerà una distanza di circa 5.800 chilometri. Nelle zone d'origine, le temperature al suolo toccheranno i -35 gradi, addirittura -40. L'ondata di gelo coinvolgerà gran parte dei Paesi europei. All'inizio della prossima settimana a Mosca il termometro precipiterà a -27 di notte e non supererà i -12 durante il giorno. A Berlino si arriverà a -15, a Parigi -8, a Londra -6, a Budapest -16.

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