De Falco dopo le accuse: "Mi sto separando, mai aggredito mia moglie"
CronacaIl candidato del M5S in Toscana si difende e smentisce le parole, riportate dai giornali, che la donna avrebbe detto alla polizia. "È una situazione difficile per la mia famiglia, ma non sono mai stato attore di violenze", ribadisce. Di Maio: "La signora denunci"
"Le difficoltà di trovare un accordo economico tra le parti e la tensione che ne deriva è il motivo scatenante dell'episodio di un recente alterco. Alterco che comunque affermo, e ribadirò sempre con onestà, non mi ha visto attore di violenze, ingiustamente attribuite alla mia persona, nei confronti dei miei familiari". Gregorio De Falco, candidato al Senato in Toscana per il M5S (LO SPECIALE ELEZIONI), con questa nota rilasciata all'Ansa replica alle accuse della moglie. La donna sarebbe andata dalla polizia dopo un'aggressione, a lei e a una delle sue figlie, da parte del marito. Come riporta il Corriere della Sera, non avrebbe presentato formale denuncia ma avrebbe raccontato che l'uomo avrebbe "alzato le mani contro di lei e sua figlia, appena maggiorenne, durante un pesante diverbio in famiglia". Sulla questione interviene anche il leader del Movimento, Luigi Di Maio: "De Falco ha smentito, la signora denunci così potremo accertare i fatti".
"Mai stato violento"
Nella sua dichiarazione, De Falco precisa: "È evidente che si tratta di una strumentalizzazione mediatica volta alla denigrazione. È una situazione difficile che la mia famiglia sta attraversando in conseguenza dell'avvio del procedimento legale di separazione tra me e mia moglie, separazione che ha avuto inizio più di un anno e mezzo fa. Le difficoltà di trovare un accordo economico tra le parti e la tensione che ne deriva è il motivo scatenante dell'episodio di un recente alterco". Ma l’ufficiale della capitaneria di porto sottolinea che la lite "non mi ha visto attore di violenze, ingiustamente attribuite alla mia persona, nei confronti dei miei familiari".
Le accuse della moglie
Le dichiarazioni di Gregorio De Falco arrivano dopo le parole che la moglie Raffaella avrebbe detto alla polizia di Livorno: "Mio marito, mentre era in stato di alterazione, durante un'accesa lite in casa ha aggredito me e una delle nostre due figlie". L'episodio risalirebbe a una settimana fa e la donna, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, avrebbe raccontato agli agenti che "il marito aveva alzato le mani contro di lei e sua figlia, appena maggiorenne, durante un pesante diverbio in famiglia". La donna, inoltre, avrebbe raccontato che la figlia, "dopo essere stata presa per i capelli dal padre, sarebbe fuggita di casa per tornarvi solo dopo molte ore". Dopo aver raccontato tutto agli investigatori, la donna avrebbe però deciso di non formalizzare la denuncia. "Le dichiarazioni della donna rimangono comunque agli atti - scrive il Corriere - perché rese davanti a pubblici ufficiali. E visto che il presunto autore della violenza è candidato alle Politiche del 4 marzo, la segnalazione di quanto accaduto è arrivata sino agli uffici centrali di Roma".
Di Maio: "De Falco ha smentito, la signora denunci"
Sulla vicenda interviene anche il candidato premier del M5S, Luigi Di Maio. "La prima cosa che ho fatto è stato chiamare De Falco - dice -. Lui ha smentito a me e pubblicamente. Ma la violenza sulle donne è inaccettabile: chiedo quindi alla signora di inoltrare la denuncia in modo che possiamo accertare i fatti. In modo che possiamo verificare se c'è stato un caso di aggressione".