Forza Nuova a Bologna, scontri tra polizia e centri sociali

Cronaca
Foto Ansa

Diversi feriti, tra cui un agente colpito da bomba carta. Un centinaio di manifestanti sono stati allontanati dalla piazza dove Roberto Fiore, leader del partito di estrema destra, ha tenuto un comizio. Ci sono state cariche da parte delle forze dell’ordine. 

Tensione e scontri tra polizia e centri sociali a Bologna, in piazza Galvani, dove si è svolto il comizio del leader di Forza Nuova Roberto Fiore, in vista dell’election day del 4 marzo. Il bilancio è stato di tre violenti scontri fra centri sociali e forze polizia, alcuni feriti, tra cui anche un poliziotto colpito da una bomba carta, e due fermati.

Protesta in zona piazza Maggiore

La protesta contro Forza Nuova si è svolta, nella zona circostante piazza Maggiore. Da un lato i collettivi che in tre occasioni sono entrati in contatto con le forze dell'ordine, dall'altro, davanti al sacrario dei partigiani di piazza Nettuno, il presidio organizzato da Cgil, Cisl, Uil, Arci e Anpi, al quale hanno aderito numerosi esponenti di Pd e Leu e ha partecipato il sindaco Virginio Merola con la fascia tricolore.

La manifestazione di Forza Nuova e i tre scontri

La manifestazione del movimento di estrema destra, con il suo leader Roberto Fiore, ha provocato polemiche da giorni in città. Nonostante le numerose proteste, anche istituzionali, è stata alla fine concessa piazza Galvani, una di quelle riservate alle forze politiche candidate alle elezioni del 4 marzo. Fin dalla mattina i militanti di alcuni centri sociali l'hanno occupata. Attorno alle 14, sono stati sgomberati dalla polizia che li ha allontanati anche con una carica. Poi il secondo round, in consiglio comunale, accusato di complicità con i fascisti: due agenti della Municipale hanno riportato ferite guaribili in 30 e 13 giorni per impedire il blocco della seduta. Molto più numeroso, invece, il corteo che, dalle 19 circa (il comizio di Forza Nuova era in programma per le 19.30), si è mosso con oltre un migliaio di manifestanti, proprio da piazza Maggiore per cercare di raggiungere la piazza di Forza Nuova. Lo scontro in serata è avvenuto, proprio mentre Fiore cominciava il suo comizio: da parte della polizia prima sono stati messi in azione gli idranti per disperdere il corteo, poi è partita una violenta carica. Sono volati lacrimogeni, bottiglie e grossi petardi. Il corteo è stato respinto e fatto allontanare. Due manifestanti sono stati fermati e identificati.

Centro blindato a Bologna

Dopo la carica contro le forze dell'ordine, il corteo si è fermato per alcuni minuti in via Farini, poi ha sfilato per la strade della città fino a raggiungere piazza del Nettuno sostando davanti al Sacrario dei partigiani. Qui è previsto un altro presidio organizzato da Cgil e Anpi, al quale hanno aderito anche numerosi esponenti di Pd e LeU. Intanto la zona circostante a piazza Maggiore (sia piazza del Nettuno, sia piazza Galvani, dove è in programma l'iniziativa di Forza Nuova, sono adiacenti alla piazza principale di Bologna) è stata presidiata da numerosi mezzi blindati delle Forze dell'ordine, che hanno predisposto barriere fisse per non fare entrare in contatto gli esponenti di Forza Nuova con le varie iniziative antifasciste.

Gli scontri tra Polizia e il Collettivo Hobo

Prima che il corteo degli antagonisti di sinistra si avviasse verso le vie del centro di Bologna, alcuni attivisti del collettivo Hobo, poco dopo mezzogiorno, hanno interrotto il consiglio comunale ed esposto uno striscione con scritto "Consiglio comunale complice dei fascisti". Lo striscione è stato immediatamente sequestrato dai vigili urbani. Nello scontro che si è generato, un agente ha riportato una frattura del malleolo, giudicata guaribile in 30 giorni, mentre un altro una distorsione del polso, per una prognosi di 13 giorni.

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