Mafia, estorsioni e droga: arresti a Catania e Palermo

Cronaca
Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dalla Polizia di Stato (archivio Getty Images)

Nelle misure cautelari, agli affiliati sono contestati diversi episodi di estorsione, rapine, furti e traffico di stupefacenti. Coinvolto anche un poliziotto

Sono 33 le persone arrestate dalla Polizia di Stato a partire dalle prime ore del mattino in un'operazione condotta dalla Procura Distrettuale antimafia di Catania. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina, furto con l'aggravante di commesso il fatto in nome e per conto del clan Santangelo “Taccuni”, con l'obiettivo di agevolare le attività illecite della cosca.  Blitz contro Cosa Nostra anche a Bagheria, dove sono state arrestate sei persone. 

Estorsione e traffico di droga

Le indagini catanesi culminate nell'operazione "Adranos" si sono avvalse di intercettazioni telefoniche e ambientali, osservazioni e pedinamenti sul territorio e delle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia. La cosca di Adrano (paese nella città metropolitana di Catania) si era alleata della famiglia catanese Santapaola-Ercolano. Nel corso delle indagini è emerso infatti come l'organizzazione mafiosa e l'avversa cosca degli Scalisi, dopo anni di aperta contrapposizione avessero raggiunto un'intesa per la divisione dei proventi derivanti dalle attività illecite. Le due organizzazioni controllano il locale mercato ortofrutticolo e quello all'ingrosso di carne, imponendo il "pizzo". Sono state accertate alcune estorsioni ai danni di aziende ed esercizi commerciali, rapine e furti: in un caso è stato rubato un bancomat dopo averlo scardinato dalla parete, per un bottino di 75mila euro. Le inchieste hanno fatto emergere anche un vasto traffico di cocaina, eroina, marijuana e hashish.

Coinvolto anche un poliziotto

Due destinatari della misura restrittiva sono irreperibili perché all'estero. Tra gli arrestati c'è anche un poliziotto, accusato di  associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. È un assistente capo della Polizia di Stato in servizio al Commissariato di Adrano, già sospeso dal servizio perché finito in manette il 26 aprile 2016 per trasporto e detenzione di droga. Secondo gli inquirenti, l'agente rafficava droga per conto del boss Alfio Santangelo.

Sei arresti a Bagheria

I carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, su disposizione della Dda hanno fermato sei persone accusate di associazione mafiosa ed estorsione aggravata. Il provvedimento nasce da un'indagine della Compagnia di Bagheria che ha permesso di accertare i ruoli dei fermati in Cosa nostra e una serie di taglieggiamenti a commercianti e imprenditori di Bagheria grazie a una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali. Il clan bagherese, come emerge anche dalle dichiarazioni di diversi pentiti, è in grado di riorganizzarsi dopo ogni operazione di polizia, con l'immediata sostituzione degli uomini d'onore arrestati. In carcere, tra gli altri, è finito Paolo Liga, nipote del boss Giuseppe Scaduto, capo mandamento di Bagheria, arrestato lo scorso mese di ottobre e ritenuto vicino a Matteo Messina Denaro.

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