Caldo anomalo preoccupa Coldiretti: giorni Merla con mandorli in fiore

Cronaca
Molte colture e alberi da frutto, tra cui i mandorli, stanno già fiorendo (Archivio Getty images)

Poche precipitazioni e temperature nettamente sopra la media nei prossimi giorni: l'associazione degli agricoltori teme un eventuale ritorno del freddo che avrebbe effetti devastanti

I cambiamenti climatici smentiscono anche i proverbi. Come quello che sostiene che i giorni della Merla, gli ultimi tre di gennaio, siano i più freddi dell'anno. Lo dice la Coldiretti, che proprio nell'ultimo mese ha rilevato temperature sopra la media.

Precipitazioni ridotte e coltivazioni in anticipo

Dal monitoraggio dell'associazione degli agricoltori sui primi venti giorni di gennaio, oltre al caldo anomalo, risulta che le precipitazioni – secondo le elaborazioni su dati Ucea (Unità di ricerca per la climatologia e la meteorologia applicate all'agricoltura) – si sono ridotte del 12%. I mandorli cominciano addirittura a fiorire e tutte le coltivazioni sono in grande anticipo per un mese in cui la siccità l'ha fatta da padrona e che – come scrive Coldiretti anche via Twitter – "sconvolge la natura e smentisce i proverbi".  

La leggenda della merla e l'anno più secco

Secondo la leggenda, negli ultimi giorni di gennaio di solito si registrano le temperature invernali più basse. Tanto che persino la merla, che un tempo aveva il piumaggio bianco, per riscaldarsi andò a ripararsi in un camino e il suo manto divenne grigio per la fuliggine. Quello che preoccupa Coldiretti, ora, è "il possibile prossimo e improvviso abbassamento della temperatura" che avrebbe effetti devastanti sulle piante in fiore, con inevitabili ricadute sulla raccolta dei frutti in primavera ed estate. Questo, dopo un anno – il 2017 – che si è classificato in Italia come il sesto più caldo della storia, con una temperatura superiore di 1,16 gradi alla media di riferimento (dati Isac-Cnr).

Le previsioni per i prossimi giorni

Almeno per i prossimi tre giorni le temperature resteranno comunque sopra la media stagionale, dopo che l'ultima di una lunga serie di perturbazioni si è allontanata definitivamente. Fine del mese molto mite anche in montagna, con un clima quasi autunnale in pianura, nelle valli e lungo i litorali, specie al Nord, con nebbia e nuvole basse anche in Toscana, Umbria e Lazio. Martedì e mercoledì prevalenza di sole nelle regioni del medio-basso Adriatico e al Sud, e precipitazioni sostanzialmente assenti salvo locali pioviggini. Da giovedì – come prevede anche Sky METEO24 – una nuova perturbazione dovrebbe portare a un peggioramento, con un lieve abbassamento delle temperature e così più vicine alle medie del periodo.

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