Incendio capannone nel Pavese, Arpa: diossine sopra la soglia

Cronaca

"Almeno nella fase acuta dell'evento l'impatto sulla qualità dell'aria è stato significativo". Così il Gruppo specialistico Contaminazione Atmosferica di Arpa Lombardia, commenta le prime analisi sui microinquinanti causati dal rogo la sera del 3 gennaio

L'incendio del capannone di Corteolona, Pavia, ha causato l'emissione di "diossine sopra la soglia nella fase acuta". Lo comunica l'Arpa Lombardia, specificando che il valore rilevato è di 11.9 picogrammi equivalenti per metro cubo (pgeq/m3) delle concentrazioni di diossine e furani nelle prime ore del rogo divampato la sera del 3 gennaio scorso. 

"Attendere analisi dei prossimi campioni"

Il gruppo specialistico Contaminazione Atmosferica di Arpa Lombardia, rendendo noti i risultati delle analisi del primo filtro del campionatore ad alto volume che sta monitorando i microinquinanti, segnala "che almeno nella fase acuta dell'evento l'impatto sulla qualità dell'aria è stato significativo". L'Arpa avverte infatti che "per una valutazione completa è necessario attendere i risultati delle analisi dei campioni successivi, che daranno probabilmente valori inferiori".

Diossine

Per diossine e furani non è previsto un limite di legge: l'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) indica in 0.3 pgeq/m3 il valore sopra il quale si è in presenza di una sorgente di diossine che merita di essere individuata e controllata nel tempo. 

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