Neve al Nord, venti e piogge al Sud. Per l’Epifania primo ciclone 2018

Cronaca
Il vento e le forti piogge stanno causando numerosi disagi al Sud (Ansa)
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Secondo le previsioni, il 6 gennaio una perturbazione arriverà sul nord Italia prima di spostarsi al Centro-Sud. Prosegue l'ondata di vento e pioggia su Calabria, Sardegna e Campania. Una donna ha perso la vita sulla Costiera AmalfitanaLE PREVISIONI

Sarà un'Epifania all'insegna del maltempo quella del 2018. Secondo gli esperti, dal 6 gennaio un ciclone nordatlantico raggiungerà la Penisola iberica e da qui venti di scirocco trasporteranno un intenso fronte perturbato sull'Italia. Per quanto riguarda le condizioni meteo delle ultime ore di oggi (martedì), neve, piogge e forti venti hanno causato numerosi disagi specialmente nel sud Italia e in Piemonte. (LE PREVISIONI). Una donna è morta travolta da un'onda nella Costiera Amalfitana.

Per la Befana il primo ciclone del 2018

Il primo ciclone dell'anno sull'Italia arriverà il 6 gennaio. Prima dell'Epifania le precipitazioni riguarderanno principalmente Calabria e Sicilia tirreniche, Toscana e Umbria, con piogge deboli, settori alpini più settentrionali con neve diffusa sopra i 900/1000 metri. Le temperature saranno di 6-7 gradi sopra la media, con un clima quasi primaverile al Sud. Ma dal 6 gennaio cambia tutto: un ciclone nordatlantico raggiungerà Spagna e Portogallo, poi la perturbazione arriverà sull'Italia. Secondo gli esperti, molta neve cadrà sulle Alpi sopra i 1000 metri e sulle Prealpi dai 1300/1400 metri, mentre ci saranno piogge diffuse su Piemonte, Lombardia e pianure settentrionali. Previsti anche nubifragi in Liguria. Da domenica 7 il maltempo raggiungerà anche la Sardegna, la Toscana, l'Umbria, il Lazio e la Campania, ma i venti di scirocco manterranno le temperature sopra la media del periodo di qualche grado.

Il maltempo nella giornata di oggi: una vittima

Intanto il maltempo sta colpendo l'Italia anche oggi (martedì). Una turista veneta è morta a Praiano, in Costiera Amalfitana (Salerno) a causa di un'onda che l'ha travolta e risucchiata in mare. Nel golfo di Napoli, le forti raffiche di vento di ponente e il mare agitato hanno determinato lo stop di tutte le corse di linea tra Napoli e Capri dove sono rimasti fermi sia gli aliscafi che i traghetti. Da Napoli per le altre isole, Ischia e Procida, invece, viaggiano a singhiozzo solo alcune imbarcazioni. Anche in Sicilia, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, sono state sospese le corse del mattino sulle tratte Milazzo-Eolie, Trapani-Egadi e Palermo-Ustica.

La situazione in Calabria

La Calabria è una delle regioni maggiormente interessate dal maltempo, specialmente nella zona di Catanzaro dove squadre dei vigili del fuoco del Comando Provinciale sono dovute intervenire per la rimozione di alberi e cartelloni pubblicitari divelti, ma anche per verifiche sui tetti ed infiltrazioni d'acqua. Nel porto della città calabrese è stato necessario un intervento per mettere in sicurezza un motopeschereccio ormeggiato che, per cause non ancora accertate, ha iniziato a imbarcare acqua con rischio di affondare. In centro, invece, un palo con diverse insegne si è abbattuto al suolo danneggiando una macchina parcheggiata nelle vicinanze. Non solo venti e burrasche in Calabria: sui rilievi - dalla Sila all'Aspromonte e al Pollino - è caduta anche la neve. 

Salvate due famiglie bloccate in auto dalla bufera in Abruzzo 

Anche in Abruzzo una bufera di neve ha causato gravi disagi nelle scorse ore. Nel Chietino, è stato necessario l'intervento di soccorso dei Vigili del Fuoco nella serata di lunedì: su una strada a circa 2000 metri di altitudine nel Comune di Pretoro, in località Maielletta, sono state salvate due famiglie rimaste bloccate in due auto a causa di un'improvvisa bufera di neve e vento che ha reso impraticabile il transito vicino al Rifugio "Pomilio". Nonostante le condizioni meteo, due squadre di Vigili del Fuoco sono riuscite a raggiungere e recuperare le persone intrappolate, quattro adulti e due bambini.

Disagi anche in Sardegna

Oltre alla Calabria, la situazione è difficile anche in Sardegna dove prosegue l'allerta per il maltempo e burrasche diffusa ieri, 1 gennaio, dalla Protezione civile regionale fino alla mezzanotte di oggi. Su tutto i territorio regionale sono state registrate raffiche di maestrale fino a 125 km orari e una media di 70 km. Il forte vento sta creando non pochi disagi, non solo per la caduta di alberi, rami e cornicioni, o per pali dell'illuminazione pericolanti ma anche nei collegamenti marittimi, con onde alte 4-5 metri. Previste altre forti raffiche nella giornata di mercoledì.

Vento anche al nord: chiuse alcune piste da sci in Piemonte

Non soltanto al Sud. Venti molto forti soffiano anche in provincia di Torino dove le raffiche hanno imposto la chiusura di alcuni impianti di risalita sulle piste da sci del comprensorio della ViaLattea, sulle 'montagne olimpiche'. Nella vallata, il vento ha superato gli 80 km orari, ma in alcune zone del parco del Gran Paradiso al confine con la Valle d'Aosta si è arrivati fino a 170 km orari. Sulle Dolomiti, stanno concedendo una tregua le nevicate che negli ultimi giorni hanno imbiancato Cortina d'Ampezzo e larga parte della montagna bellunese. Nelle ultime 24 ore sono caduti da 5 a 20 centimetri di neve fresca. Le precipitazioni nevose più abbondanti si sono verificate a Sappada, dove lo strato accumulato ha raggiunto i 77 centimetri, nel Passo Falzarego con 113, a Cortina con 65, a Arabba con 115 e Falcade con 87.

Codice giallo in Lombardia

Non è il vento ma la neve a preoccupare in Lombardia. Qui, sulla base delle previsioni meteo, la Protezione Civile ha emesso una comunicazione di ordinaria criticità (codice giallo) per rischio neve dalle ore 6.00 del 3 gennaio. Fino a ulteriore aggiornamento, il rischio riguarda le zone della Valchiavenna, della Valtellina, delle Prealpi comasche-lecchesi e bergamasche e della Valcamonmica. L'assessore alla Protezione civile, Simona Bordonali, ha parlato di "accumuli inferiori ai 10 centimetri sotto i 1.200 metri, fino a 10-20 centimetri sopra i 1500 metri". Per il 4 gennaio, invece, si prevedono "deboli nevicate fino al pomeriggio sulle zone alpine e prealpine, sopra gli 800-1000 metri. Nuovi accumuli fino a 10-30 centimetri sopra i 1500 metri".

 

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