Forlì, la Finanza sequestra 1 milione di giocattoli pericolosi
CronacaLa maxi operazione "Dragon Ghost" ha portato alla confisca di prodotti provenienti dalla Cina attraverso Spagna e Germania. La merce era considerata pericolosa per la salute secondo il sistema europeo "Rapex". Sei le denunce penali e sette le sanzioni amministrative
L'operazione della GdF
Secondo quanto reso noto dai militari, l'operazione "Dragon Ghost" è scaturita a seguito di un normale controllo di routine e si è conclusa con la denuncia penale di sei soggetti per i reati di contraffazione marchi, vendita di prodotti con segni mendaci e ricettazione. In un comunicato diramato il 19 dicembre, la Guardia di Finanza ha inoltre fatto sapere che "ulteriori sette soggetti sono stati colti nell'atto di vendere prodotti privi delle avvertenze, dell'origine e paese di produzione/importazione o con etichetta completamente in lingua straniera, nella maggioranza delle volte cinese". Nei confronti di questi soggetti sono scattate sanzioni amministrative fino a circa 400mila euro.
Merce definita pericolosa
In seguito agli accertamenti effettuati dai finanzieri è inoltre emerso che un ingente quantitativo della merce, tra cui giocattoli, materiale elettrico, bigiotteria e accessori vari, è risultato censito come pericoloso dal sistema di allarme europeo "Rapex". Quest'ultimo, altrimenti noto come sistema comunitario di informazione rapida sui prodotti non alimentari, rappresenta uno strumento essenziale per proteggere i consumatori europei dai prodotti pericolosi. All'interno del "Rapex" confluiscono tutti i prodotti ritenuti pericolosi a seguito di verifiche ed analisi tecniche, in quanto composti da materiale tossico che, se ingerito o maneggiato, potrebbe compromettere la sicurezza del consumatore. Secondo l'ipotesi degli inquirenti, gli articoli, importati direttamente dalla Cina, per buona parte venivano rivenduti in Italia da società spagnole e tedesche. Queste imprese avrebbero sfruttato, secondo le indagini, le leggi sulla libera circolazione delle merci per eludere i controlli doganali nazionali. I prodotti confiscati sarebbero stati sprovvisti della prevista documentazione tecnica, con "evidenti rischi", hanno spiegago le Fiamme Gialle, per la sicurezza dei consumatori.