Strage Piazza della Loggia: Tramonte in Italia la prossima settimana

Cronaca
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L'uomo è stato condannato in via definitiva per l'eccidio avvenuto a Brescia il 28 maggio 1974 in cui morirono otto persone e 102 rimasero ferite. Era fuggito in Portogallo, dove era stato arrestato

Maurizio Tramonte, condannato definitivamente all'ergastolo, insieme a Carlo Maria Maggi, per la strage di Piazza della Loggia, avvenuta a Brescia il 28 maggio 1974, sarà estradato la prossima settimana in Italia dal Portogallo, dopo che il 24 novembre scorso la corte suprema portoghese aveva respinto il suo ricorso. La notizia dell'imminente rientro in patria di Tramonte è stata confermata dal ministro della giustizia Andrea Orlando. 

Orlando: rispondiamo a domanda di giustizia

"Abbiamo lavorato con tenacia e discrezione - ha detto Orlando - per raggiungere l'obiettivo di assicurare alla giustizia Tramonte. Con questo passo, in ritardo e purtroppo soltanto parzialmente, rispondiamo alla domanda di giustizia delle famiglie delle vittime di quell'orribile atto criminale. È un impegno che avevamo e sono felice che siamo riusciti a mantenerlo. Un impegno - ha concluso Orlando - che è stato rispettato anche grazie alla cooperazione delle autorità portoghesi che voglio ringraziare". 

L'attentato in Piazza della Loggia

L'attentato del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia, a Brescia, è considerato uno dei più gravi degli anni di piombo: alle ore 10,02, mentre era in corso una manifestazione antifascista indetta dai sindacati e dal Comitato antifascista, esplose una bomba nascosta in un cestino dei rifiuti. L'ordigno provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue. I funerali delle vittime si svolsero nella stessa piazza: vi parteciparono il capo dello Stato Giovanni Leone, l'allora presidente del Consiglio Mariano Rumor, il segretario della Cgil Luciano Lama e oltre 500mila cittadini.

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