Archeologia: tombe e mehnir sardi misuravano tempo e stagioni
CronacaSecondo una relazione presentata al sesto convegno internazionale di archeo-astronomia, gli antichi sardi costruivano i complessi monumentali non solo a fini sacri e di sepoltura dei morti, ma anche "calendariali"
Funzione "calendariale"
La relazione è frutto del lavoro di Forteleoni in collaborazione con Simonetta Castia sulle ultime ricerche condotte nel complesso archeologico e culturale-funerario di Pranu Mutteddu a Goni. Nello specifico le misurazioni dei sessanta menhir (megaliti monolitici) e delle sei tombe a tumolo dell’area archeologica sono state eseguite con planimetria Cad. Dai risultati delle rilevazioni sono emersi "numerosi allineamenti solstiziali", in particolare in corrispondenza di 18 menhir a nord della tomba del Capo, sulla direttrice equinoziale est-ovest: "Partendo dal monumento – ha spiegato Forteleoni - abbiamo tracciato due linee di congiunzione sul primo e sull'ultimo menhir, identificando con ottima precisione le due stazioni lunari nord". Una scoperta che, secondo lo studioso, "se venisse confermata, sarebbe straordinaria e assegnerebbe ai menhir una funzione non solo sacra, ma anche calendariale".