Dare ai giovani gli strumenti per approcciare la notizia con spirito critico e indipendente. È l’obiettivo dell’iniziativa nata dalla collaborazione con l’Osservatorio permanente Giovani-Editori. I ragazzi sperimenteranno il linguaggio del video e della carta stampata
Dare ai giovani gli strumenti per approcciare la notizia con spirito critico e indipendente. È questo l’obiettivo di “Ultima Ora”, un progetto nato dalla collaborazione tra Sky Academy e l’Osservatorio permanente Giovani-Editori. “Ultima Ora”, come quella più attesa dagli studenti prima della campanella che segna la fine del tempo passato sui banchi di scuola e il ritorno al mondo esterno.
L'iniziativa
L’iniziativa, nata per incoraggiare i ragazzi ad analizzare le notizie, si rivolge agli studenti delle scuole secondarie superiori con l’obiettivo di promuovere la media literacy e aiutare le nuove generazioni ad approcciarsi in modo critico all’informazione. In un’epoca in cui è sempre più rilevante la verifica delle fonti e dei contenuti diffusi dai media e dai social network, “Ultima ora” vuole fornire agli studenti gli strumenti necessari per rivolgersi al mondo con uno sguardo consapevole. Riconoscere le fake news, capire il loro funzionamento e comprenderne le ragioni e lo sviluppo, infatti, sono elementi fondamentali per permettere ai giovani di costruire le proprie opinioni in modo autonomo e libero.
La collaborazione
Il progetto nasce dall’esperienza di Sky TG24 per le scuole e Il Quotidiano in classe, che uniscono le proprie forze con l’intento di offrire agli studenti la possibilità di sperimentare in prima persona sia il linguaggio del video sia quello della carta stampata, così da permettere loro di comprenderne i meccanismi in modo sempre più consapevole. Il percorso didattico mette a disposizione degli studenti e dei docenti gli strumenti utili alla costruzione della notizia. Le classi poi dovranno lavorare a un articolo scritto e a un servizio televisivo, valutati da una commissione ad hoc, su un tema a scelta tra cronaca e approfondimento.
Gli interventi
Alla presentazione del progetto è intervenuto Martin Baron, direttore del The Washington Post. Il premio Pulitzer, noto anche per la sua inchiesta - quando era direttore del Boston Globe - portata sul grande schermo grazie al film premio Oscar “Il caso Spotlight”, ha dialogato con una platea di oltre 250 studenti italiani provenienti da tutta Italia. Baron, rispondendo alle tante domande dei giovani, ha dichiarato: “È importante parlare con i giovani del ruolo del giornalismo. Il ruolo del giornalista è fondamentale nella nostra società. Il nostro compito è assicurare la verità per quanto possibile e dobbiamo ascoltare tutti, in particolare chi non ha potere, se parlano di misfatti. La verità non è un’opinione individuale e il nostro compito è determinare la verità”. Ad aprire i lavori del convegno è stato il Presidente dell’Osservatorio permanente Giovani –Editori, Andrea Ceccherini: “Sono grato a Sky per aver voluto accettare questa scommessa, quella di sferrare insieme una grande sfida a favore della media literacy dei più giovani. Una sfida, che non lanciamo nella prospettiva di partecipare, ma di contribuire a vincere”. Poi è toccato a Frederic Michel, Sky Group Director, Corporate & Social Purpose, The Bigger Picture: “Fin dalla sua nascita Sky ha fatto dell’informazione indipendente il suo fiore all’occhiello. E come media responsabile mette questo suo know-how al servizio delle nuove generazioni”. Sul palco, in occasione dell’incontro, sono intervenuti anche il Direttore di Sky TG24 Sarah Varetto e il Direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana.