Morì cadendo da balcone a Palma di Maiorca: a giudizio due giovani

Cronaca
Martina Rossi (Foto Ansa)
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La ventenne Martina Rossi era precipitata dal sesto piano dell'hotel Sant'Ana. Secondo il procuratore di Arezzo, stava cercando di sfuggire a un tentativo di violenza sessuale da parte dei due 26enni. Prima udienza il 13 febbraio 2018

Sono stati rinviati a giudizio i due ventiseienni di Castiglion Fibocchi (Arezzo) imputati del reato di morte come conseguenza di altro delitto per il decesso di Martina Rossi, la studentessa genovese deceduta dopo essere precipitata dal balcone del sesto piano dell'hotel Sant'Ana a Palma de Maiorca il 3 agosto 2011. Secondo l’accusa, la ventenne sarebbe caduta mentre cercava di sfuggire a un tentativo di violenza sessuale da parte dei due 26enni.

Prima udienza il 13 febbraio 2018

La decisione del gup, che ha accolto la tesi del procuratore di Arezzo Roberto Rossi, è arrivata questo pomeriggio e la prima udienza è stata fissata per il 13 febbraio 2018. Il caso di Martina Rossi era stato archiviato in Spagna come suicidio, ma era stato poi riaperto in Italia, a Genova, con procedimento poi trasferito ad Arezzo per competenza poiché gli imputati risiedono nel comune toscano.

Il padre: "Hanno nascosto la verità"

"Il rinvio a giudizio permette di recuperare una mancanza grave emersa dal comportamento inconcepibile della Spagna ma anche di tutti coloro che erano con Martina che hanno nascosto la verità anche con atti volontari" ha commento il padre della ragazza, Bruno Rossi. "Una verità - ha aggiunto - che era macroscopica. Mi chiedo come ciò sia potuto accadere in un continente come l'Europa".

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