Lo ha stabilito l'autopsia. Gli inquirenti intanto indagano su una catenina indossata abitualmente dalla vittima, che non è stata ritrovata. Non sarà possibile rilevare eventuali tracce di Dna dell'aggressore sotto le unghie della 67enne, che indossava i guanti
Verifiche su una catenina mancante
Gli inquirenti stanno effettuando delle verifiche su una collanina che la vittima portava sempre al collo e che non sarebbe stata ritrovata sul suo cadavere né nella sua abitazione. La borsa della vittima, vuota, è stata trovata abbandonata nell'erba, ma non è chiaro quanto la presunta rapina possa aver fruttato all'aggressore: svuotata del contenuto trovato a terra, la borsa aveva solo pochi oggetti personali, tra cui le chiavi e i sacchetti per raccogliere i bisogni del cane. Da quanto si apprende, la donna non aveva con sé il cellulare. La svolta nelle indagini potrebbe arrivare dalle telecamere che si trovano in zona e nello stesso parco, le cui immagini sono al vaglio degli uomini della squadra Mobile. Dell’arma del delitto, invece, non c’è traccia.
La vittima aveva i guanti, nessuna traccia di Dna sotto le unghie
A complicare le indagini è il fatto che la donna indossasse i guanti: anche nel caso in cui la vittima si fosse difesa, sotto le sue unghie non ci sarebbero tracce di Dna dell’aggressore. Per quanto riguarda la ricostruzione, resta plausibile la pista che porta a una rapina finita in tragedia.