Hacker, attacco al sito della Scuola magistrati: "Allah è l'unico Dio"

Cronaca

Un messaggio di propaganda jihadista è comparso il 13 novembre sulla pagina ufficiale dell'istituzione. Intanto Anonymous ha trafugato e pubblicato centinaia di dati sensibili delle banche dati delle istituzioni italiane ed europee

Il sito internet della Scuola Superiore della Magistratura sarebbe stato oggetto di un attacco informatico da parte degli hacker. Lo hanno rivelato fonti giudiziarie all'Ansa che ha pubblicato la schermata apparsa il 13 novembre sul sito della scuola, e contenente quello che è sembrato essere un messaggio di propaganda jihadista.

Il messaggio degli hacker

Il presunto attacco informatico ha bloccato il sito della scuola nella serata di lunedì 13 novembre. Gli utenti si sono trovati davanti una schermata nera che riportava la dicitura "Libyana Hacker". Il messaggio, scritto in inglese, continuava con la professione di fede con cui il fedele musulmano dichiara di credere in un Dio uno e unico e nella missione profetica di Maometto. 

Anonymous ruba i dati delle istituzioni Italia e Ue

Intanto, in una comunicazione del 14 novembre, gli hacker di Anonymous hanno reso noto di aver sottratto centinaia di file a ministeri, corpi dello Stato e istituzioni, nazionali ed europee. Si tratta, comunicano i pirati informatici, di email, numeri di telefono, ordinanze di servizio delle questure ma anche buste paga e fotocopie di documenti di appartenenti a forze di polizia e forze armate. Tra il materiale trafugato ci sarebbe anche uno scambio di mail tra funzionari di palazzo Chigi e dirigenti delle forze di polizia, relativo alla visita del premier Paolo Gentiloni il 15 novembre a Bologna. Tutti i documenti sottratti sono stati pubblicati in rete da Anonymous accompagnati da un post in cui gli hacker scrivono: "Cittadini, siamo lieti di annunciarvi, per il diritto della democrazia e della dignità dei popoli, che siamo in possesso di una lista di dati personali relativi al Ministero dell'Interno, al Ministero della Difesa, alla Marina Militare nonché di Palazzo Chigi e Parlamento Europeo".

Dati personali

Nella loro comunicazione, i pirati informatici di Anonymous proseguono indicando il materiale messo in rete. "Governo corruttore di democrazia – si legge nel post - la rivoluzione passa anche qui, inarrestabile, il cui ideale conosce ora i vostri nomi, i vostri contatti telefonici, le vostre residenze. Possediamo anche fotocopie dei vostri documenti personali, di quelli dei vostri parenti ed amici, contratti di lavoro, contratti d'affitto, buste paga e molto altro. Per l'ennesima volta lo Stato italiano tradisce ed imbarazza i valori dei nostri militari che hanno giurato di difenderlo. Ma difendere chi? Difendere i propri cittadini o un governo che imbarazza le stesse forze di difesa?".

Documenti della polizia on-line

Secondo quanto reso noto dall'Ansa, tra i documenti scaricabili dalla rete ci sarebbero diverse altre ordinanze di servizio, le frequenze radio chieste e concesse all'Italia per le comunicazioni di sicurezza in occasione della visita del presidente del Consiglio a Bruxelles dal 19 e 20 ottobre scorsi. Tra gli altri documenti sarebbe scaricabile anche un documento del "Centro unico stipendiale esercito" con le disposizioni relative agli stipendi dei militari, i numeri di cellulare del personale del ministero dell'Interno in missione all'estero. Gli hacker hanno pubblicato anche dati personali e foto di agenti e militari: curricula, dichiarazioni dei redditi, fotocopie di passaporti e carte d'identità, buste paga e contratti d'affitto.

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