L’ex presidente del partito alla Regione, accusato di peculato, è stato condannato a 3 anni, contro i 6 chiesti dal pg. In primo grado la sentenza del gup, col rito abbreviato, fu di 3 anni e 4 mesi. L’avvocato Taormina, suo difensore, annuncia ricorso in Cassazione
Franco Fiorito, ex presidente del Pdl alla Regione Lazio, è stato condannato in Appello a tre anni di reclusione per peculato. Il procuratore generale Catalani aveva sollecitato per lui una condanna a 6 anni. Si tratta di una riduzione di pena per Fiorito: in primo grado l'ex esponente politico fu condannato dal gup, col rito abbreviato, a 3 anni e 4 mesi di reclusione. Per questa vicenda venne anche arrestato nel 2012 e finì ai domiciliari.
La vicenda
Fiorito è accusato di peculato. Secondo le carte dell’inchiesta si sarebbe appropriato, tra il 2010 e il 2012, di oltre un milione e 300mila euro dei fondi assegnati al gruppo alla Pisana. Il "caso Fiorito" e lo scandalo della gestione dei fondi destinati ai gruppi regionali portò alla fine dell'amministrazione regionale presieduta dall'allora presidente Polverini.
L’avvocato: andremo in Cassazione
La sentenza, emessa dai giudici della terza corte d'appello di Roma, non è piaciuta dall'avvocato Carlo Taormina, difensore di Fiorito: "Non riteniamo corretta l'impostazione dei magistrati. Attendiamo le motivazioni e poi faremo ricorso in Cassazione. Il mio assistito ha comunque abbandonato la politica e ha da tempo avviato un percorso per il risarcimento del danno", nell'ambito di un'intesa con la Corte dei Conti per la restituzione dei soldi. In aula era presente anche l’imputato, che però non ha rilasciato commenti.