Oltraggio Anna Frank: oltre 10 identificati, tra loro un 13enne
CronacaSu tutti i campi di Serie A verrà letto il Diario della giovane vittima dell'olocausto. Lotito si dissocia dagli ultrà della Lazio. Gli "Irriducibili": "Solo uno sfottò". Il rabbino capo di Roma: "Non si risolvono le cose facendo un'apparizione ai giornalisti"
Il calcio scende in campo contro l'antisemitismo: su tutti i campi di gioco sarà letto un brano del "Diario di Anna Frank" prima dell'inizio delle partite con un minuto di riflessione. Lo ha deciso la Federcalcio d'intesa con l'Ucei in seguito al ritrovamento degli adesivi antisemiti affissi all'Olimpico dagli ultrà della Lazio durante il match contro il Cagliari. Adesivi che ritraevano Anna Frank con la maglia dei rivali della Roma. Intanto la polizia avrebbe individuato più di 10 presunti responsabili, tra cui due minorenni. Alcuni ultrà però replicano: "È solo lo sfottò di qualche ragazzo. Non ci dissociamo".
Un 13enne tra i presunti responsabili
Intanto sarebbero già stati riconosciuti alcuni dei responsabili dell'affissione degli adesivi, tra cui alcuni appartenenti agli "Irriducibili", grazie alla visione delle immagini delle telecamere e al lavoro dei poliziotti della Digos, del commissariato Prati e della polizia scientifica. Sono più di 10, tra cui un 13 enne e un altro minore, alcuni con precedenti specifici. Rischiano una denuncia e il Daspo fino a 8 anni. Proseguono dunque le indagini, di concerto con la Procura che in mattinata ha aperto un fascicolo processuale per istigazione all'odio razziale. Un "atto disumano e allarmante", lo ha definito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Inaccettabile", dice il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.
Gli Irriducibili: "È solo uno scherno e uno sfottò. Non ci dissociamo"
Arriva anche la reazione da parte del gruppo ultrà che s'è reso protagonista dell'episodio. "Si tratta di scherno e sfottò da parte di qualche ragazzo forse, perchè in questo ambito dovrebbe essere collocata questa cosa, anche in virtù del fatto che, come da sentenza di tribunale, non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione", interviene in una nota il direttivo degli Irriducibili della Lazio. "Ma evidentemente nemmeno la Figc se ne ricorda se e' vero che hanno aperto un'inchiesta. Rimaniamo stupiti - proseguono gli Irriducibili - da questo clamore mediatico. Esistono altri 'casi' che meriterebbero le aperture dei telegiornali e ampie pagine di giornale. Non ci dissociamo da ciò che non abbiamo fatto. E, si legge a conclusione della nota: "Ci meravigliamo che queste, che vengono considerate offese, insulti o chissà che altro, quando però arrivano nei nostri confronti non scandalizzino nessuno. Gli stessi adesivi ce li ritroviamo anche nella nostra curva, ma non stiamo di certo a piagnucolare perché nessuno s'indigna per questo. Noi siamo della Lazio e non si piange! Tutto deve rimanere nell'ambito del 'nulla'".
Libri in regalo prima del fischio di inizio
La Lega di A ha disposto anche che i capitani delle squadre impegnati nel decimo turno di campionato regalino una copia del libro, insieme a quella di "Se questo è un uomo" di Primo Levi ai bambini che tradizionalmente li accompagnano sul terreno di gioco. Nel frattempo, i personaggi del mondo del calcio e della politica condannano l'accaduto: "La Lazio si dissocia, porterò i tifosi ad Auschwitz", ha detto il presidente biancoceleste Lotito in visita alla sinagoga di Roma. E la squadra biancoceleste, impegnata domani a Bologna, durante il riscaldamento indosserà una maglia commemorativa con l'immagine di Anna Frank. "I tifosi non si scelgono, sono con Claudio", ha dicharato il presidente della Juventus Agnelli. "Inaccettabile e incredibile", riferisce Gentiloni, mentre Renzi invita le squadre a giocare con la Stella di David sul petto.
Lotito in sinagoga: "Porterò i tifosi ad Auschwitz"
E prende le distanze dagli ultrà della Lazio anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito, che è andato in sinagoga con una piccola delegazione formata dai due calciatori brasiliani Wallace e Felipe Anderson che hanno deposto una corona di fiori sotto la lapide commemorativa delle vittime dei deportati di Roma. Lotito si è augurato che vengano presto individuati gli autori del gesto e ha annunciato "che la Lazio organizzerà una iniziativa annuale per portare ogni anno 200 tifosi in visita ad Auschwitz". Ha poi però à respinto al mittente le critiche alla società di calcio. "Non accetto strumentalizzazioni sull'apertura della Curva Sud ai nostri tifosi (in seguito alla squalifica della curva Nord) è stata fatta apposta per combattere il razzismo", ha dichiarato Lotito. "Non è stato un escamotage dopo la chiusura della Nord - ha sottolineato - è ora di finirla, che in un momento favorevole si utilizzi qualsiasi strumento per denigrare la società. Porterò i tifosi ad Auschwitz".
Rabbino Di Segni: “Omaggio floreale non è la soluzione”
La visita del presidente della Lazio alla sinagoga non è stata però accolta con entusiasmo dalla comunità ebraica e dal rabbino capo di Roma: “La Comunità non è una lavatrice, né un luogo dove si presenta un omaggio floreale e si risolve tutto - ha detto Riccardo Di Segni - Non si può pensare di aggiustare le cose facendo un'apparizione davanti ad una marea di giornalisti". Secondo Segni, che ha definito gli adesivi “scioccanti”, "servono iniziative concrete, anche repressive. C'è stanchezza e insoddisfazione nella Comunità per queste apparizioni che potrebbero sembrare risolutorie".
Agnelli: "Sto con Lotito, i tifosi non si scelgono"
"I tifosi nessuno se li sceglie, siamo tutti schierati con il presidente Lotito". Così Andrea Agnelli, presidente della Juventus, nella conferenza stampa dopo l'assemblea degli azionisti del club bianconero. "Giova ricordare che due anni fa la nostra società ha finanziato uno studio Unesco contro il razzismo, il nostro impegno costante e totale poi passa in secondo piano. Purtroppo - ha aggiunto Agnelli - lo stadio è il posto dove certe minoranze possono esprimere opinioni non propriamente corrette".
Malagò: "Certe cose ti lasciano basito"
Anche Malagò, presidente del Coni, è intervenuto sulla vicenda: "Dalla mattina alla sera parliamo di trasparenza, etica, rispetto delle regole, e quindi è chiaro che se non si danno gli esempi e si cercano di aggirare le norme non solo si complica il percorso ma si vanifica anche il dispendio di energie. Tutta la dinamica nasce dal fatto che (i tifosi della Lazio, ndr) hanno avuto una opportunità di poter andare in un'altra curva quando la loro era stata squalificata, questa è una procedura a dir poco singolare". E ha aggiunto: "La squalifica così è stata inesistente? Sì, è questo, ma è una dinamica che non riguarda organi di giustizia del Coni ma l'ordinamento del mondo del calcio. Probabilmente questa cosa o l'hanno sottovalutata o gli è sfuggita dal radar. Indubbiamente hanno danneggiato una squadra che sta giocando bene. Queste cose, anche se fatte da pochi protagonisti rispetto al numero della tifoseria, ti lasciano letteralmente basito".
Renzi:"In campo con stella di David sul petto". Gentiloni:"Incredibile"
Sul caso di antisemitismo è intervenuto, su Twitter, anche Matteo Renzi: "Se fossi il presidente di una squadra di calcio domani farei mettere sulle maglie la Stella di David al posto dello sponsor". Invito prontamente accolto dal Bologna. Non si fanno attendere le parole di Paolo Gentiloni: Ci sono delle cose incredibili che continuano ad accadere come, ad esempio, che un gruppo di ultrà di una squadra di calcio pensi di scherzare sulla storia e la figura di Anna Frank". Lo ha detto il primo ministro, durante una visita alla sede delle Generali a Mogliano (Treviso). "E' successo - ha aggiunto - qualcosa di incredibile, inaccettabile, da non minimizzare e da non sottovalutare. Non sottovalutiamo i rischi del diffondersi di tensioni nel nostro tessuto sociale".
Tajani: "Fiero di avere concittadini ebrei"
Nel frattempo arrivano anche le parole del presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, che ha condannato "con fermezza" l'utilizzo dell'immagine di Anna Frank da parte di "hooligans". "Non posso non condannare fermamente ciò che è accaduto a Roma. Le comunità ebraiche fanno parte della nostra Unione. Sono fiero di avere concittadini ebrei". Secondo il presidente dell'Europarlamento, "l'antisemitismo deve restare soltanto un'orribile esperienza del nostro passato, un'esperienza del secolo che si è concluso".
Ultras dell'Ascoli: non faremo minuto di riflessione
Gli Ultras dell'Ascoli hanno deciso di disertare il minuto di silenzio previsto per la partita di serie B, Ascoli-Ternana. I tifosi entreranno nella curva sud per assistere al match solo "dopo il minuto di riflessione deciso dalla Lega" per gli adesivi antisemiti comparsi all'Olimpico. "Non vogliamo essere complici di un teatrino mediatico e istituzionale - dice un post su Fb degli Ultras 1898 - che dimentica i terremotati e i nostri anziani ma è invece sempre prontissimo a indignarsi e a strumentalizzare una decina di adesivi".