Truffe telefoniche agli anziani, 15 arresti tra Novara e Milano

Cronaca
Foto d'archivio (Getty Images)

I membri della banda chiamavano le vittime sul telefono di casa fingendosi dei parenti. Dicevano di avere bisogno di denaro per rimediare ai danni causati da un incidente, poi mandavano un complice a ritirare i soldi. Una ventina i casi accertati

Telefonavano a persone anziane fingendo di essere nipoti o altri parenti. Poi chiedevano con urgenza del denaro, per i danni causati in un incidente stradale o da altre emergenze. Era questa la tecnica adottata da una banda che ha compiuto decine di truffe tra Milano e Novara e che è stata sgominata da Polizia e Carabinieri. Arrestate 15 presone: dieci italiani e cinque polacchi. L'accusa è quella di associazione a delinquere e truffa.

La svolta nel caso

La svolta sul caso è arrivata dopo l’arresto, a fine settembre, di un membro della banda a cui erano stati sequestrati cellulari e schede sim. Da lì sono iniziate da parte degli inquirenti una serie di attività tecniche - come la verifica dei tabulati e le intercettazioni - oltre che di controlli e appostamenti. Confrontando decine di denunce, inoltre, è stato scoperto che si trattava di un collaudato sistema di truffe che aveva come vittime proprio gli anziani ai quali sarebbero state sottratte somme fino 8mila euro, oltre che alcuni gioielli.

Come avveniva la truffa

L'indagine ha anche rivelato che le modalità erano sempre le stesse: le vittime, mentre si trovano nelle loro abitazioni, ricevevano chiamate sul telefono fisso da parte di un uomo o di una donna che, presentandosi falsamente come loro parenti (generalmente nipoti), dopo una breve conversazione, chiedevano un urgente prestito di grandi somme di denaro e di oggetti di valore, per riuscire a pagare i danni causati in un incidente stradale o in altre situazioni di emergenza. Poi, veniva comunicato che sarebbe arrivata a casa una persona di fiducia a cui l’anziano avrebbe dovuto consegnare il denaro che sarebbe poi stato portato sul luogo dell’incidente.

La scelta delle vittime

È stato accertato che le chiamate provenivano da utenze estere, generalmente dalla Polonia e dalla Germania. Mentre le persone di fiducia inviate a ritirare il denaro erano residenti in Italia e in particolare nel novarese. Dalle indagini, è emerso anche che le anziane vittime venivano rintracciate, dagli organizzatori del piano, attraverso rubriche telefoniche e con l’incrocio di dati utili a verificarne l'età e a preparare il terreno ai complici. Il gruppo, quindi, era abile sia nel riuscire a scovare informazioni sugli anziani, sia nel gestire il rapporto con le vittime, di cui conquistava la fiducia. Gli episodi ricostruiti e interamente documentati sono 20, ma probabilmente questi rappresentano solo una parte delle numerose truffe che vengono tentate o consumate con metodi identici.

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