Coldiretti: è allarme siccità e smog in campagne e città

Cronaca
Il fiume Po in secca (archivio Fotogramma)

Secondo quanto rivela uno studio della Confederazione degli agricoltori, l'abbassamento delle piogge e l'innalzamento delle temperature registrati in questo 2017 porteranno in dote un autunno anomalo

Allarme smog nelle città e siccità nelle campagne. Lo annuncia la Coldiretti denunciando una forte diminuzione delle piogge in tutto il territorio italiano. Secondo la Confederazione degli agricoltori, a livello nazionale, la pioggia caduta nel 2017 sarebbe stata inferiore del 79% rispetto a quella registrata nello stesso periodo dello scorso anno: situazione grave soprattutto al Nord, con picchi del -92%.

Il 2017 uno degli anni più caldi

Secondo l'analisi della Coldiretti, sviluppata sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade di ottobre, quella delle piogge sarebbe solo l'ultima anomalia climatica di questo 2017. Un anno durante il quale, rivela la Confederazione, si sono registrate temperature più alte e precipitazioni nettamente inferiori alla media in tutti i mesi dell'anno, fatta eccezione per settembre (nonostante l'ultima decade abbia comunque fatto segnare il 53% in meno di pioggia caduta). "Il 2017 - precisa la Coldiretti - si appresta dunque a diventare uno degli anni più caldi e siccitosi da quando sono iniziate le rilevazioni in Italia".

Verso un autunno anomalo

Il risultato di questo clima, secondo l'associazione, è un autunno che sarà del tutto anomalo con le raccolte dei prodotti tipici di stagione, dai tartufi ai funghi, ridotte al minimo, sorgenti come quella del Po al Monviso in secca e laghi di montagna asciutti. Inoltre, stando all'analisi, la permanenza del caldo permetterà una resistenza delle zanzare e la moltiplicazione degli insetti dannosi per le piante, come la ''cimice marmorata asiatica'', originaria della Cina, che sta distruggendo i raccolti nei frutteti, negli orti, e anche nelle grandi coltivazioni di soia e di mais del nord Italia.

La mancanza d'acqua

Inoltre - spiega ancora la Coldiretti - in alcuni territori come il basso Lazio a preoccupare è anche la mancanza di acqua per i terreni seminati a verdure e ortaggi destinati alla vendita. Allarme pure per il sorgo, l'erba medica e altri tipi di foraggio che, dopo la raccolta, dovranno essere immagazzinati come scorta per alimentare il bestiame il prossimo inverno. E se la campagna è colpita dalla siccità, in città l'alta pressione aggrava l'emergenza smog provocata dal traffico, con l'innalzamento del livello di polvere sottili oltre i limiti. Per risolvere l'emergenza, sostiene la confederazione, "bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato capace di catturare lo smog". Le piante - sottolinea la Coldiretti - concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi, ma in Italia ogni abitante dispone nelle città capoluogo di appena 31,1 metri quadrati di verde urbano. Per questo è necessario introdurre misure di defiscalizzazione degli interventi su giardini e aree verdi: una pianta adulta - conclude la Coldiretti - è capace di catturare dall'aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili; con un ettaro di piante si eliminano circa 20 chili di polveri e smog in un anno.

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