Monza, gang delle auto di lusso sgominata dai carabinieri

Cronaca
Il gruppo era specializzato nel traffico di auto di lusso (archivio Fotogramma)
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La banda rubava suv e macchine sportive all’aerporto di Malpensa e le rivendeva all’estero. Sono 17 le misure cautelari nei confronti prevalentemente di albanesi e italiani

Con l’uso di sofisticati congegni elettronici riuscivano ad impossessarsi di auto di lusso, che poi nascondevano in garage sotterranei e che rivendevano con nuovi numeri di telaio e targa in Italia e in Europa. Una banda, composta sopratutto da albanesi e italiani, è stata sgominata dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza, comandati dal tenente colonnello Simone Pacioni. Gli agenti hanno dato esecuzione a 17 misure cautelari (15 in carcere e 2 all’obbligo di firma) emesse dal gip del tribunale brianzolo Federica Centonze, su richiesta del pm Franca Macchia.

Furti all’aeroporto

Secondo quanto emerso, le razzie avvenivano soprattutto all'aeroporto milanese di Malpensa, anche se in una occasione hanno colpito nel parcheggio di un albergo di lusso in Versilia. L’indagine, condotta dai carabinieri in collaborazione con la polizia penitenziaria, nasce a marzo 2017 da un controllo casuale, avvenuto a Muggiò (Monza e Brianza), di un camion che trasportava automobili. Il carico era destinato ad essere imbarcato verso Malta e che comprendeva due mezzi rubati. Dai movimenti telefonici del camionista, gli investigatori sono risaliti all’intera banda, capeggiata da un albanese di Monza.

I ruoli nella gang

All’interno della gang c’erano quelli che pedinavano e sceglievano le auto da rubare. Ma anche i ladri effettivi, i riciclatori (tutti meccanici italiani) e gli addetti alla vendita, che piazzavano la refurtiva in Italia e all’estero (Germania e paesi dell’Est). C’erano anche due donne dell’est, raggiunte dalla misura dell’obbligo di firma.

La tecnica 

I ladri utilizzavano i cosidetti "jammer", apparecchi in grado di annullare i meccanisimi di apertura e antifurto dei mezzi, e di neutralizzare anche i sistemi di localizzazione Gps. Le macchine venivano nascoste in garage interrati in tutta la Lombardia. Il valore delle automobili rubate non scendeva mai sotto i 70mila euro. I ladri puntavano prevalentemente Range Rover, Audi e Jaguar, sia suv che modelli sportivi. In tutto, gli inquirenti brianzoli contestano 23 furti, per un valore commerciale di un milione e 750mila euro.

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