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Cgil: in Sicilia il 24,8% dei bambini non va a scuola

Cronaca
Foto d'archivio

È uno dei dati emersi durante un convegno organizzato a Palermo. La media nel Mezzogiorno è 13,9%. Picchi nelle province di Caltanissetta (41,7%) e Palermo (40,1%). Presentato pure il XV Rapporto sulla sicurezza delle scuole di Cittadinanzattiva: il 3% è in ottimo stato

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In Sicilia il 24,8 per cento dei bambini non va a scuola: +10,9 per cento rispetto alla media del Sud Italia. È questo uno dei dati emersi durante un convegno, dal titolo “Istruzione e Mezzogiorno - la giusta direzione per lo sviluppo del Paese”, organizzato dalla Cgil a Palermo. Altri numeri: nella regione il tempo pieno è attivo nell'8 per cento delle scuole elementari contro il 48 per cento delle regioni del Nord (come la Lombardia: a Milano è pari al 91%) e l'80 per cento dei bimbi non usufruisce della mensa scolastica.

Picchi a Caltanissetta e Palermo: oltre il 40 per cento

“Le regioni dove non è assicurato il servizio mensa sono quelle dove si registrano i maggiori tassi di dispersione scolastica”, ha spiegato la segretaria generale della Flc Sicilia Graziamaria Pistorino. E ancora: “Il 13,9 per cento dei bambini del Sud non va a scuola e la punta massima è, appunto, in Sicilia con il 24,8 per cento. I picchi, secondo i dati di Save the children, sono nelle province di Caltanissetta (41,7%), Palermo (40,1%), Catania (38,6%), Ragusa (37,1%)”. Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, sottolinea la Cgil, “la non statale supplisce alla cronica carenza della scuola di Stato in un contesto che ha registrato in 10 anni 77.365 studenti in meno. Quest'anno sono stati 12.428 in meno rispetto all'anno passato e la diminuzione è dovuta anche all'immigrazione di interi nuclei familiari, con una desertificazione anche sotto il profilo delle risorse umane”.

Il Rapporto sulla sicurezza delle scuole

Sempre sul tema scuola, oggi sono stati presentati a Roma i risultati del XV Rapporto sulla sicurezza delle scuole. Cittadinanzattiva ha svolto un monitoraggio civico su 75 edifici scolastici di dieci regioni: Valle d'Aosta, Piemonte, Veneto, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. È emerso che una scuola su quattro (23%) ha una manutenzione inadeguata e il 3 per cento è in ottimo stato. Circa un quarto di aule, bagni, palestre e corridoi presenta distacchi di intonaco, mentre segni di fatiscenza, come muffe e infiltrazioni, si riscontrano nel 37 per cento delle palestre, nel 30 per cento delle aule, nel 28 per cento dei corridoi, nel 24 per cento dei bagni. Secondo l'indagine, l'87 per cento dei dirigenti ha chiesto interventi di manutenzione, ma in un caso su cinque non sono stati effettuati. Una scuola su quattro ha chiesto interventi strutturali, mai effettuati (74%) o effettuati con ritardo (21%). Lo scorso anno sulla stampa locale sono stati segnalati 44 episodi di crolli nelle scuole, con 6 feriti tra studenti e personale (156 episodi e 24 feriti negli ultimi 4 anni). Solo in poco più di un quarto delle scuole (27%) è stata realizzata la verifica di vulnerabilità sismica, obbligatoria dal 2013. Nell'anno scolastico 2016-2017 sono aumentati gli atti di vandalismo nelle scuole, per lo più a opera di soggetti esterni: a subirli è stato il 28 per cento degli istituti. Una scuola su cinque (19%), invece, ha registrato episodi di bullismo.