Per il ragazzo, richiedente asilo originario della Sierra Leone, il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per lesioni e violenza sessuale. La vittima, un’educatrice 26enne, era stata salvata da due profughi, ospiti della stessa comunità del Bergamasco
È stato convalidato il fermo del ventenne richiedente asilo, originario della Sierra Leone, accusato di lesioni e violenza sessuale nei confronti di un’educatrice di un centro di accoglienza di Fontanella, in provincia di Bergamo.
Il giovane nega la violenza sessuale
Durante l'interrogatorio di garanzia il giovane ha ammesso di aver aggredito la 26enne, ma ha negato gli abusi sessuali. Il gip di Bergamo Federica Gaudino, oltre ad accogliere la richiesta di convalida del fermo del pm Davide Palmieri, ha disposto per il ragazzo la custodia cautelare in carcere.
L’aggressione
L’episodio è avvenuto il 19 settembre all'interno di una cascina che ospita una comunità di richiedenti asilo. Il ventenne avrebbe chiuso l’educatrice in un bagno del centro di accoglienza e l’avrebbe poi picchiata e violentata. La 26enne è riuscita, gridando, ad attirare l’attenzione di altri due ospiti della struttura che sono intervenuti sfondando la porta e cercando di bloccare l’aggressore il quale, però, è scappato lanciandosi dal primo piano. Più tardi, il ventenne è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri.