Milano, uomo ucciso a coltellate dal suo coinquilino: lite per affitto

Cronaca
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Arrestato un 26enne, che confessa: si rifiutava di pagare 400 euro per il mese di agosto perché era in vacanza. Avrebbe accoltellato la vittima, un 45enne, durante un diverbio

Un uomo di 45 anni è stato ucciso a coltellate nella tarda serata di venerdì in uno stabile di viale Boezio, a Milano, in zona Fiera. Portato in ospedale con ferite gravi, è morto poco dopo il ricovero. Autore dell'aggressione il coinquilino: un 26enne che, arrestato dagli agenti della Questura, ha confessato il delitto. L’avrebbe commesso, ha raccontato, dopo una lite scoppiata per una quota d’affitto non pagata.

Lite per l’affitto

Il ragazzo arrestato, che ha precedenti per detenzione di droga, furto e resistenza, ha raccontato agli investigatori di aver accoltellato il 45enne per motivi economici. La vittima gli avrebbe infatti chiesto con insistenza il saldo di 400 euro per l’affitto del mese di agosto. Soldi che il 26enne si rifiutava di pagare perché aveva trascorso quel periodo in vacanza a Taranto, dove ha moglie e un figlio. Le pressioni, ha raccontato, sarebbero andate avanti per diversi giorni e venerdì, intorno alle 23 e 30, i due avrebbero litigato di nuovo. A quel punto il giovane avrebbe preso il coltello appoggiato sul tavolo e colpito più volte il 45enne all'addome e di striscio anche al collo. La vittima avrebbe tentato di scappare via, ma è crollata per terra nell'androne del condominio, dov’è stata trovata dal 118 e trasportata in codice rosso all'ospedale Sacco.

L’arresto

Il 26enne si è allontanato di circa 600 metri. Poi, ancora sporco di sangue, è stato arrestato intorno a mezzanotte dalla polizia. Subito dopo l'omicidio, ha telefonato alla moglie per raccontarle quanto era successo. Durante il sopralluogo in casa, gli investigatori hanno trovato nella stanza della vittima tre piccole serre per la coltivazione della marijuana. Il 45enne aveva precedenti per detenzione di droga, rissa, atti persecutori, incendio doloso, detenzione di armi. Il terzo coinquilino, di 25 anni, era in un'altra stanza al momento dell'aggressione ed è stato ascoltato come testimone.

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