Ryanair, un pilota racconta: "Siamo stanchi, molti vogliono andarsene"

Cronaca

Contratti senza tutele e nessuna stabilità: secondo il dipendente della low cost irlandese, intervistato da Sky TG24, molti dei suoi colleghi stanno cercando lavoro altrove, grazie a un'offerta "che sta salendo". E parla di un "possibile effetto domino"

“Noi piloti Ryanair siamo stanchi. E tra di noi ci parliamo”. Dopo il caos all’interno della compagnia irlandese, che ha provocato la cancellazione di centinaia di voli negli scorsi giorni, a Sky TG24 un pilota racconta del possibile esodo dei comandanti verso altre compagnie. Dice infatti di aver fatto diversi colloqui e di essersi ritrovato insieme a “decine di piloti Ryanair che facevano la stessa cosa”. “Per il momento questa tendenza è all’inizio. Ma io non so se la cosa manterrà la stessa intensità”, aggiunge.

"Nessuna tutela né diritti"

L’elenco dei problemi che il pilota riscontra all’interno della compagnia irlandese è lungo: “Soltanto il 30% di noi lavora per Ryanair in modo diretto, gli altri lavorano per broker, per agenzie, sono liberi professionisti, freelance”. “Ci sono contratti – aggiunge – che non prevedono la possibilità di farsi assistere da una associazione nazionale o un sindacato e questo vuol dire non avere nessuna tutela né diritto”. E per quanto riguarda la mobilità all’interno della rete europea di Ryanair dice: “Vieni spostato da una parte all’altra. Non hai una prospettiva, una stabilità”. “Tutto questo deve in qualche modo cambiare. Ma io non ho molte speranze”, conclude. 

La punta di un iceberg

Del suo stesso parere, dice il pilota, sono molti dei suoi colleghi. “Tra di noi parliamo e veniamo a sapere delle esperienze degli altri”. Il pilota parla alla tendenza dei piloti Ryanair a spostarsi sempre di più in altre aziende, data l’offerta di lavoro che “in questo momento sta salendo in modo significativo” nelle altre compagnie. “Mancano veramente tanti piloti, migliaia al mese, e ci sono compagnie che non volano perché non hanno i piloti. Ad esempio le compagnie del Golfo, dell’estremo oriente, le cinesi. Ma tutto questo sta arrivando anche in Europa ed è solo la punta di un iceberg”. “Anche altre compagne ‘low cost’ – aggiunge – come la Norwegian, la Easy Jet, la Vueling, hanno aperto in Italia delle sedi ufficiali, fanno un contratto italiano, un contratto collettivo che viene negoziato dai rappresentanti dei piloti. Questo non è la panacea di tutti i mali ma è sicuramente un salto in avanti importante”. Data la situazione, i piloti “si trovano attorno contratti molto favorevoli, con tutele che qui ce le sogniamo”. Il passaparola è la regola, secondo il pilota, e si scatena un “effetto domino”.  

 

Ryanair si impegna a facilitare i rimborsi dei passeggeri

L’Enac – Ente nazionale per l’aviazione civile – ha reso noto che Ryanair si impegna a facilitare il rimborso dei passeggeri per i voli cancellati. "Ryanair – riporta l’ente in una nota - si è impegnata a verificare al più presto le criticità evidenziate e ad apportare le necessarie modifiche volte anche a facilitare l'iter del passeggero per ottenere quanto dovuto, dal rimborso alla compensazione pecuniaria nei casi previsti". La promessa sarebbe arrivata durante una teleconferenza organizzata dall’Enac con la compagnia low cost. Un incontro con Ryanair è stato fissato per i primi giorni di ottobre, mentre già lunedì 25 settembre l’Enac incontrerà le associazioni dei consumatori per un confronto sulle “problematiche più rilevanti”.

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