Dall’operazione dei carabinieri del Gruppo per la Tutela del Lavoro sono emerse situazioni di sfruttamento, pagamenti in nero e degrado. Denunciato un imprenditore agricolo di Marsala: faceva lavorare due cittadini romeni 11 ore al giorno
Decine di blitz sono stati effettuati questa mattina nelle province di Palermo, Agrigento e Trapani nell’ambito di un’operazione anti-caporalato dei carabinieri del Gruppo per la Tutela del Lavoro del capoluogo siciliano. Sono emerse situazioni di braccianti pagati due euro l'ora in nero, videosorvegliati e in stato di degrado e insicurezza.
Denunciato un imprenditore di Marsala
Uno dei casi peggiori è stato riscontrato a Marsala dove un 51enne, titolare di una azienda di zootecnia, dovrà pagare circa 24.000 euro di sanzioni amministrative ed è stato denunciato con l'accusa di caporalato. Da mesi l'imprenditore, risultato fra l'altro sconosciuto all'Inps e non iscritto alla Camera di commercio di Trapani, faceva lavorare due cittadini romeni in un allevamento di ovini senza contratto, senza controlli sanitari e pagandoli due euro l'ora. Secondo quanto scoperto dai carabinieri, l’uomo approfittava del fatto che non avessero una casa e forniva loro ospitalità in cambio di turni massacranti da 11 ore al giorno, sette giorni su sette.