Casertano, 28enne uccide padre: avrebbe difeso la madre durante lite

Cronaca
Foto d'archivio

È successo ad Alife. Madre e figlio hanno portato l’uomo, con un coltello nel petto, in ospedale. Prima hanno raccontato di un incidente sul lavoro, poi la donna si è presa la colpa. Infine il ragazzo ha confessato: “Sono stato io, non sopportavo violenze contro mamma”

Un ragazzo di 28 anni avrebbe accoltellato a morte il padre per difendere la madre da un pestaggio. In un primo momento la donna si sarebbe autoaccusata dell’omicidio, poi il ragazzo avrebbe confessato. È successo ad Alife, nell'alto Casertano. Il 28enne, ora ai domiciliari, è accusato di omicidio volontario. Il padre, un imprenditore caseario di 50 anni, è morto in ospedale dopo essere stato portato lì dalla moglie e dal figlio. All’inizio i due avevano anche parlato di un incidente.

I tentativi di coprire l’omicidio

Madre e figlio, arrivati all’ospedale di Piedimonte Matese nel pomeriggio di sabato, hanno raccontato che l’uomo si era ferito al petto scivolando mentre lavorava nel suo caseificio. In serata, poi, la donna 49enne è stata convocata dai carabinieri per chiarire cosa fosse successo. I militari non hanno creduto alla sua versione. Anche perché, in un sopralluogo nell’azienda di famiglia, hanno notato che la zona indicata come luogo dell’incidente era pulita e in ordine. La donna, a quel punto, ha confessato di aver ucciso il marito durante una lite, lanciandogli un coltello, perché stanca di subire il suo carattere violento, le sue continue aggressioni fisiche e le minacce verbali (per le quali non risultano denunce). Anche questo racconto, però, non ha convinto gli inquirenti. Soprattutto perché la donna si è limitata a dire che era stata lei, senza fornire dettagli sul delitto.

La confessione del figlio

Il figlio, convocato anche lui in caserma, in un primo momento non si è presentato. Solo quando ormai era tutto pronto perché la donna fosse portata nel carcere femminile di Pozzuoli, il 28enne è arrivato (accompagnato da un avvocato) e ha confessato. “Sono stato io ad uccidere mio padre, non sopportavo più le sue violenze contro mamma. Tra loro i litigi erano all’ordine del giorno”, avrebbe detto il giovane. E poi avrebbe raccontato: “L'ho ucciso mentre tentavo di sedare un violento litigio tra lui e mia madre. Gli ho buttato addosso tutto quello che mi capitava tra le mani. Sono riuscito a dividerli, poi lui è tornato indietro e si è scagliato di nuovo contro mia madre. In quel momento tra le mani mi è capitato il coltello che lo ha colpito al cuore”.

Il 28enne è ai domiciliari

Il 28enne è stato arrestato e, in attesa della convalida del fermo da parte del gip, è ai domiciliari. In casa, al momento della lite, c’era anche il figlio 13enne della coppia. Avrebbe raccontato di aver sentito tutto ma di non essere intervenuto perché “mamma e papà litigavano spesso”. Non c’era, invece, l’altra figlia maggiorenne, che è stata informata poco dopo.

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