Firenze, un carabiniere: "Rapporto consenziente con ragazza Usa"

Cronaca
(Foto d'archivio)

L'Arma sospende i militari. Uno dei due, in Procura, ha negato lo stupro. La scientifica ha repertato le tracce biologiche trovate nell’appartamento delle due giovani che hanno denunciato di essere state violentate dai militari. Minniti: "Una divisa non può macchiarsi"

Uno dei due carabinieri indagati per la violenza sessuale nei confronti di due studentesse americane a Firenze si è presentato in procura, accompagnato dal suo legale, e secondo indiscrezioni avrebbe negato lo stupro denunciato dalle ragazze e parlato di un rapporto sessuale consenziente con una delle due. "Ho molto apprezzato la decisione dell'Arma di sospendere dal servizio i due militari - ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti - una divisa non può macchiarsi di quelle cose".

I due militari sospesi

Le indagini vanno dunque avanti, ma nel frattempo nei confronti dei due carabinieri accusati  l'Arma ha "disposto un provvedimento di sospensione precauzionale dall'impiego". Lo fa sapere il comando provinciale dei carabinieri di Firenze, specificando che il provvedimento "è già stato notificato agli interessati".

Le ragazze in una residenza protetta

Sono state, invecem trasferite in una residenza protetta le due ragazze americane che hanno denunciato di essere state violentate. I due indagati per la presunta violenza sessuale sono un appuntato scelto e un carabiniere scelto in forza al nucleo radiomobile del reparto operativo del comando provinciale del capoluogo toscano.

Sentite ancora dagli inquirenti

Le due ventenni, che frequentano un'università americana a Firenze, sono state sentite separatamente una seconda volta dagli inquirenti e avrebbero fornito una versione non contraddittoria e concorde con quella resa al momento della denuncia.

Il racconto delle studentesse

Stando al loro racconto, i due militari sarebbero intervenuti insieme ad altre pattuglie per disordini in una discoteca nei pressi del piazzale Michelangelo e qui avrebbero offerto alle ragazze un passaggio a casa: ci sarebbero anche alcuni testimoni che affermano di averle viste salire sulla gazzella. Due telecamere, inoltre, avrebbero registrato gli spostamenti dell’auto degli agenti nella zona dell’appartamento delle studentesse. A quel punto, hanno raccontato le giovani, parcheggiata la macchina, uno dei carabinieri avrebbe abusato di una delle due ragazze nell'androne del palazzo e l'altro della seconda nella cabina dell'ascensore.

Le tracce biologiche

Gli esami eseguiti all'ospedale confermerebbero che le due ventenni hanno avuto rapporti sessuali e i poliziotti della scientifica avrebbero trovato tracce biologiche nell'androne e fino all'appartamento: resta da accertare se i rapporti siano riconducibili alle violenze. Decisivo a questo proposito potrebbe rivelarsi l'esame del Dna: la scientifica avrebbe infatti repertato, ai fini del confronto, anche altre tracce biologiche trovate sugli abiti che le ragazze indossavano al momento della presunta violenza.

Cronaca: i più letti