Ascoli Piceno, coppia gay viene insultata dopo l'unione civile

Cronaca
Foto d'archivio (getty)

I due sposi, dopo il rito, sarebbero stati aggrediti verbalmente e derisi in un bar di piazza del Popolo, dove si erano intrattenuti con gli invitati. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno raccolto la testimonianza di una donna

La prima unione civile di una coppia omosessuale del comune di Ascoli Piceno, nelle Marche, è finita negli insulti. Secondo quanto raccontano i due sposi, infatti, al termine del rito, che si è svolto a Palazzo dei Capitani in un clima di assoluta tranquillità, la coppia sarebbe stata insultata e derisa in un bar di piazza del Popolo, dove si era intrattenuta insieme agli invitati. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno raccolto la testimonianza di una donna che ha riferito dell'accaduto indicando l'identità di un uomo sulla cinquantina che sarebbe stato il principale artefice degli insulti ma che, nel frattempo, si era allontanato. Contro l'uomo la coppia potrà procedere eventualmente in sede civile chiedendo un risarcimento danni, essendo stata depenalizzata l'ingiuria.

Sindaco si rifiuta di celebrare un'unione civile nel Bresciano

Le unioni civili sono diventate legge nel gennaio del 2017 ma negli ultimi mesi si sono verificati diversi casi in cui si è sfiorata la disobbedienza civile. A Prevalle, paese bresciano, ad esempio il sindaco leghista Amilcare Ziglioli ha dichiarato che non celebrerà un'unione civile omosessuale e che affiderà il matrimonio gay a un assessore. "La mia cultura e la mia posizione non sono in linea con queste celebrazioni, ma la legge ci chiede questo e quindi qualcuno celebrerà. Io però avrei detto no", ha spiegato Ziglioli. L’amministrazione di Prevalle ha già assunto una posizione controversa, definendosi "no gender", tanto che a luglio è stato inaugurato uno sportello a tal proposito, gestito da un'insegnante locale. "Non siamo omofobi, ma non vogliamo che certe teorie entrino nelle nostre scuole e vengano insegnate ai nostri ragazzi" aveva dichiarato il sindaco. 

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