A dare due pugni in faccia a un 24enne, tra il 14 e 15 agosto, sarebbe stato un operaio di 35 anni di Cavallino Treporti (Venezia): la polizia l’ha individuato e denunciato per lesioni aggravate. L’uomo, con precedenti simili, nega. Uscito dal coma, migliora il ferito
La polizia ha identificato, individuato e denunciato per lesioni aggravate il presunto aggressore che, la notte tra il 14 e il 15 agosto, avrebbe picchiato un 24enne in una discoteca di Jesolo. Si tratta di un operaio 35enne di Cavallino Treporti (Venezia), che nega ogni coinvolgimento. A incastrarlo, però, ci sarebbero le immagini delle telecamere del locale e diverse testimonianze. Migliorano, intanto, le condizioni della vittima: è uscito dal coma e si sta riprendendo in fretta.
Forse un banale litigio
La ricostruzione di quanto successo la notte prima di Ferragosto non è ancora chiara. Probabilmente, per fare piena luce, si attende anche la testimonianza del ragazzo ferito. Quel che è certo è che qualcuno ha sferrato due pesanti pugni sul volto del 24enne, tanto che i medici per un po’ hanno preferito tenerlo in coma farmacologico. Secondo varie testimonianze, la furia dell’aggressore non sarebbe stata “provocata” dal ragazzo e sarebbe nata da un banale litigio. La fidanzata 19enne del giovane ha riferito che tutto sarebbe iniziato da uno schizzo di acqua tonica arrivato nel privè, dove lei e il ragazzo si trovavano con gli amici. L’altro avventore, ha raccontato, era davanti al privè con in mano un bicchiere con la stessa bevanda: il 24enne, secondo la ragazza, gli avrebbe sfiorato un braccio per chiedergli cosa stesse facendo, ma lui avrebbe risposto con due pugni in faccia.
Il presunto aggressore già denunciato per lesioni
Il 35enne denunciato ha negato ogni addebito davanti alla polizia. Le immagini delle telecamere di sicurezza e le testimonianze dei presenti, però, lo incastrerebbero. L’uomo non sarebbe nuovo a violenze simili. La notte di Ferragosto di un anno fa, infatti, pare avesse preso parte a un’analoga scazzottata in un altro locale notturno del litorale veneziano: anche in quel caso, come hanno confermato fonti investigative, era stato denunciato per lesioni.
Migliorano le condizioni della vittima
Migliorano, intanto, le condizioni del 24enne ferito. Finito all'ospedale con due serie lesioni alla fronte e al setto nasale, ha subito due interventi ed è stato inizialmente posto in coma farmacologico. Si è ripreso velocemente, ha lasciato la rianimazione ed è stato portato nel reparto di neurochirurgia. Per lui i medici hanno stilato una prognosi di guarigione di 30 giorni. I suoi genitori, che avevano denunciato quanto accaduto in una lettera e avevano paragonato la vicenda alla tragedia costata la vita a Niccolò Ciatti in una discoteca a Lloret de Mar, si dicono convinti che il figlio sia rimasto “graziato” dalla furia del suo aggressore.
Polemica sulla sicurezza
Continua, poi, la polemica sulla sicurezza garantita nella discoteca jesolana. Il questore di Venezia ha avuto la mano dura nei confronti dei titolari del locale, uno dei più esclusivi e frequentati del litorale. Il “Vanilla Club”, infatti, è stato chiuso per 15 giorni. Nel provvedimento si fa riferimento al fatto che il personale della discoteca non sarebbe intervenuto per sedare la rissa e non avrebbe avvisato la polizia di quanto era successo. Gli amici del ragazzo ferito, inoltre, avrebbero sottolineato il fatto che nessuno abbia preso le generalità dell’aggressore e neppure chiamato un’ambulanza, mentre le condizioni del giovane erano subito sembrate gravi.