Trovati resti umani sul ghiacciaio del Monte Bianco

Cronaca
Una veduta del massiccio del Monte Bianco (Getty Images)

In base all'analisi degli elementi rinvenuti, si dovrebbe trattare di un alpinista scomparso negli anni Ottanta

Resti umani, probabilmente appartenenti a un alpinista scomparso negli anni Ottanta, sono venuti alla luce sul ghiacciaio della Brenva, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco.

L'operazione di recupero

I resti sono stati recuperati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (Sagf) di Entreves (Valle d'Aosta), grazie all'intervento dell'elicottero delle Fiamme Gialle a circa 1.700 metri di quota. Gli elementi raccolti sono stati poi trasferiti nella camera mortuaria del cimitero di Courmayeur: anche la Procura di Aosta è stata informata dell'accaduto. Si tratta di eventi che con l'evoluzione dell'ambiente naturale potrebbero diventare sempre più frequenti: "Con lo scioglimento dei ghiacciai aumentano i ritrovamenti di questo tipo", ha infatti sottolineato il maresciallo Delfino Viglione, comandante della stazione Sagf di Entreves.

Gli elementi identificativi

Non sono molti gli elementi al momento a disposizione per risalire all'identità dell'alpinista recuperato. Lo zaino e la piccozza ritrovati sono di marca francese e a una prima analisi sembrerebbero essere stati prodotti verso la metà degli anni Ottanta. Ora i finanzieri dovranno verificare la lista degli scomparsi dell'epoca e successivamente incroceranno le informazioni in loro possesso con quelle della gendarmeria francese.

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