Il piccolo era stato colpito alla testa da un pezzo d'intonaco che si era staccato dal tetto. È ricoverato nel reparto di rianimazione al Policlinico di Messina, resta sotto controllo. Il vescovo e l'sms dei genitori: "Si è svegliato e i medici hanno tolto i macchinari"
È fuori pericolo il bambino di un anno ricoverato nel reparto di rianimazione del Policlinico di Messina: sabato scorso era rimasto ferito nel Duomo di Acireale, insieme a un ragazzo disabile di 30 anni, per il crollo di un pezzo d’intonaco dal tetto. A dare la notizia sono stati i medici. Il piccolo, hanno spiegato, resta sotto osservazione e sarà sottoposto a controlli, Tac ed esami specifici. Il bimbo aveva riportato un trauma cranico grave con frattura scomposta pluriframmentaria dell'osso frontale, accompagnato da un lieve stato commotivo. Il 30enne, invece, era rimasto ferito in modo lieve.
“Si è svegliato e i medici hanno tolto i macchinari”
A gioire per il miglioramento del piccolo è anche la Diocesi di Acireale. “Si è svegliato e i medici hanno tolto i macchinari”, si legge in un comunicato nel quale si esprime “rammarico e dispiacere” per quanto accaduto. Nella nota della Diocesi, il vescovo di Acireale Antonino Raspanti racconta di aver avuto la notizia dai genitori del bambino, con un sms arrivato sul cellulare alle 7.58 di mattina. “Una notizia che riempie di gioia non solo il vescovo – continua il comunicato – ma l'intera comunità diocesana”. Il vescovo dice anche di aver parlato al telefono con i genitori. Il bambino, sebbene un tantino intontito a causa del coma farmacologico che gli era stato indotto dallo scorso sabato, avrebbe abbracciato mamma e papà e avrebbe sorriso. “Ci siamo ripromessi di festeggiare insieme in vescovado. Festeggeremo e pregheremo ancora, uniti”, racconta il vescovo. E ancora: “L’augurio è che il bambino possa presto riprendersi nel pieno delle sue funzioni. Il Signore ha ascoltato la nostra preghiera, che continuerà incessante finché il piccolo non sarà a casa”.
Polemiche sulla sicurezza
Il comunicato parla anche del cedimento dell’intonaco. “Dai primi rilievi effettuati nella Basilica Cattedrale – si legge – è chiaro come l'incidente sia stato una tragica fatalità assolutamente non prevedibile. Lo scrostamento d'intonaco si è verificato in un luogo dove non c'erano né lesioni né segni di umidità. La diocesi in ogni caso non è mai venuta meno al proprio dovere di provvedere al restauro e messa in sicurezza dei tanti edifici di culto”. Il riferimento è ad alcuni servizi e articoli dei mezzi di comunicazione locali, che hanno sollevato dubbi sui lavori di manutenzione. Sull’accaduto la Procura di Catania ha avviato un'inchiesta.