Abruzzo: donne con ombrelli riparano relatori, polemiche dopo convegno
CronacaLa foto scattata durante la due giorni organizzata a Sulmona dal governatore D'Alfonso, che replica con ironia: "Disponevo di un cappuccio nella giacca ma non l'ho usato per non passare per affiliato alla massoneria"
Relatori (anche un ministro) al riparo dalle intemperie grazie a maxi ombrelli pazientemente sorretti da donne: è la foto che ha sollevato un vespaio di polemiche, con tanto di caso mediatico soprattutto sui social, scattata a Sulmona in occasione della Fonderia Abruzzo, la due giorni organizzata dal governatore Luciano D'Alfonso (Pd) e incentrata sulla discussione di idee per lo sviluppo della regione. La foto è stata pubblicata su Facebook dal quotidiano abruzzese Il Centro che ha trasmesso una diretta in streaming dell'evento. L'immagine non è passata inosservata e ha scatenato una furia di commenti che tacciavano l'accaduto di sessismo, nonché decine di condivisioni in nemmeno mezz'ora, riferisce il giornale. Di qui il rimbalzo sui social, su altri siti e i riflettori accesi sulle "donne ombrello", o anche "ombrelline" come sono state definite le volontarie.
Cosa è successo
Il casus belli è scoppiato sabato primo luglio, giornata conclusiva dell'evento organizzato all'Abbazia di Sulmona. A far discutere non sono state le "idee" per lo sviluppo dell'Abruzzo ma il caso di alcune donne che, scoppiato un temporale, in modo volontario, secondo quanto riferito dagli organizzatori, sono salite sul palco con dei grossi ombrelli per coprire i relatori. Scena identica che si è ripetuta successivamente a causa del sole. Tra i relatori "al coperto" grazie alle volontarie anche Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione territoriale, e Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza Stato-Regioni, entrambi relatori insieme al presidente della Regione Luciano D'Alfonso.
Le polemiche
Oltre ai commenti indignati di alcuni lettori, la polemica è esplosa anche a livello istituzionale e politico. Alexandra Coppola, esponente della direzione regionale del Pd, su Facebook ha definito le immagini "raccapriccianti" e ha scritto: "Nella mia militanza ho fatto di tutto, attaccato manifesti, preparato sale che avrebbero ospitato ospiti importanti, ecc. ma mai nessuno mi ha chiesto di riparare dal sole compagni di partito".
Ieri in tarda serata sulla vicenda sono intervenute con una nota la consigliera di parità della Regione Abruzzo Alessandra Genco e la presidente della Commissione pari opportunità della regione Gemma Andreini secondo le quali "ancora una volta con molta superficialità, si è messo in atto il peggior modello di una cultura patriarcale. Chiediamo con forza, non l'apertura di una sterile polemica, ma di una seria discussione, un serio confronto a tutti i livelli".
Su Facebook è intervenuto Francesco Laforgia, capogruppo alla Camera di Articolo 1-Mdp.
La replica di D'Alfonso
Su Facebook il portavoce del presidente D'Alfonso, Fabrizio Santamaita, ha derubricato la questione a "non-notizia, una boutade estiva giustificabile solo da una domenica senza la possibilità di andare in spiaggia". Ha spiegato l'accaduto, affermando che "non appena si è verificata l’emergenza, alcuni volontari dotati di ombrello si sono attivati autonomamente", ma ha anche fatto dell'ironia. "Per la prossima edizione di Fonderia Abruzzo D'Alfonso ha ironicamente pensato ad un capitolato d'appalto nel quale sia prevista una voce riguardante i portatori di ombrelli in caso di sole e di pioggia, tutti rigorosamente di sesso maschile". "Il Presidente ha anche confidato: 'Disponevo di un cappuccio nella giacca ma non l'ho usato per non passare per affiliato alla massoneria'".
E oggi nella conferenza stampa a Pescara finalizzata a illustrare i risultati della due giorni di Sulmona è intervenuto lo stesso D'Alfonso. "Sono dispiaciuto che ci sia stata per qualche minuto una prevalenza degli ombrelli sui grandi temi che abbiamo affrontato, ma dall'altra parte so anche che purché se ne discuta va bene", ha detto. "Questa polemichetta che è stata messa in campo, secondo me, ci aiuta ad allungare il pensiero". Poi ha parlato ironicamente di "quattro 'soluzioni' per la prossima volta", da un "appalto o concorso che preveda in automatico il ricovero da antipatia atmosferica" a una "disponibilità degli ombrelli che non faccia una preferenza di genere" fino alla "scelta di una data che sia davvero al riparo sia da pioggia che da sole". E ha aggiunto: "Mi dispiace che c'è una minorenne che si è trovata coinvolta in questo gesto automatico di solidarietà. Sto cercando di rintracciare i genitori per capire se hanno interesse ad attivare ricorso".