Ius soli, nuovo appello delle Ong per la riforma di cittadinanza
Cronaca"L'approvazione della riforma costituirebbe un passo avanti verso il rispetto, la promozione e l'applicazione di questi principi" scrivono Unicef, Save the Children e Rete G2 - LA RIFORMA IN SENATO - COME FUNZIONA NEGLI ALTRI PAESI
Un altro appello per adottare una nuova legge sulla cittadinanza inviato da diverse organizzazioni non governative a tutte le forze politiche e alla società civile italiana. Il Partito Democratico, con il segretario Matteo Renzi e il presidente Matteo Orfini ha ribadito di voler proseguire nella battaglia per il riconoscimento dello ius soli temperato, mentre dalla Lega Nord arrivano critiche alla linea adottata dal Pd.
L'appello delle Ong
Unicef, Save the Children Italia e Rete G2-Seconde Generazioni si sono espresse nuovamente in sostegno della riforma della legge sulla cittadinanza, in discussione in questi giorni al Senato. Nel corso di un incontro con il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, avvenuto lunedì 26 giugno, le tre organizzazioni hanno sottolineato la necessità di superare la condizione di svantaggio di migliaia di bambini e adolescenti nati e/o cresciuti in Italia ai quali "è sbarrata la via alla cittadinanza prima del compimento della maggiore età a causa di una legge ormai obsoleta". La posizione delle tre ong è dettata da principi come il superiore interesse dei bambini, la non discriminazione e le pari opportunità. "L'approvazione della riforma costituirebbe un passo avanti verso il rispetto, la promozione e l'applicazione di questi principi".
Renzi: "Non si cambia idea per i sondaggi"
Sul tema dello ius soli, il Partito democratico sembra confermare la propria linea, nonostante un recente sondaggio abbia certificato che oltre la metà degli italiani (54%) è contraria al disegno di legge discusso in Senato, che prevede la concessione della cittadinanza italiana ai figli di immigrati stranieri nati nel nostro Paese, con almeno un genitore che abbia un permesso di soggiorno permanente in Italia. "Non si rimettono in discussione battaglie come quella sullo ius soli. Non si può cambiare idea per un sondaggio che dice che gli italiani sono meno favorevoli, tendenza che non è legata all'insicurezza sugli attentati. Noi siamo capaci di prenderci le nostre responsabilità", ha dichiarato Matteo Renzi durante la rassegna stampa del Nazareno. Poco dopo gli ha fatto eco su Twitter il presidente del Pd Matteo Orfini: "Nessun calcolo elettorale giustifica il rinvio dello #IusSoli. I diritti non si barattano con le convenienze. Rimettiamoci subito al lavoro".
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Nessun calcolo elettorale giustifica il rinvio dello <a href="https://twitter.com/hashtag/IusSoli?src=hash">#IusSoli</a>. I diritti non si barattano con le convenienze. Rimettiamoci subito al lavoro.</p>— orfini (@orfini) <a href="https://twitter.com/orfini/status/879605154307342341">27 giugno 2017</a></blockquote>
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Calderoli: "Renzi e Orfini hanno preso un colpo di sole"
Il senatore della Lega Nord Roberto Calderoli non ha risparmiato un commento ironico al leader Pd. "Stamattina sia Renzi che il suo braccio destro Orfini ribadiscono che, nonostante la disfatta elettorale, vogliono andare avanti a testa bassa sullo ius soli. Che abbiano preso un colpo di sole?", ha dichiarato Calderoli, accusando i due di autolesionismo. "Evidentemente il messaggio uscito dalle urne non gli è arrivato: io comunque continuerò a fare di tutto per bloccare il testo al Senato e se anche dovesse passare il disegno di legge lo affosseremo con il referendum abrogativo promosso dalla Lega".