Il pubblico ministero, durante il processo nel bunker del carcere Ucciardone di Palemo, ha chiesto alla Corte di Assise di potere sentire, in dibattimento, il funzionario della polizia penitenziaria che ha ascoltato le esternazioni del boss corleonese
"Riina è perfettamente lucido e orientato nel contesto”. Parola del pm Nino Di Matteo al processo sulla trattativa tra Stato e mafia, in corso al bunker del carcere Ucciardone di Palermo. Il capo dei capi di Cosa Nostra, afferma il pubblico ministero, “lo scorso 30 marzo, apparendo assolutamente lucido e orientato ha esternato, durante una pausa di questo processo, sullo 'zio Saro' Cattafi e sui rapporti tra Vito Ciancimino e Licio Gelli e tra Vito Ciancimino e Bernardo Provenzano. Inoltre, ha parlato anche sulla morte del dottor Francesco Di Maggio.
Le parole di Riina
Le esternazioni dell'anziano boss corleonese sono state ascoltare da un assistente capo della polizia penitenziaria che ha stilato una relazione. Per questa ragione il pm Di Matteo ha chiesto alla Corte di assise di potere sentire, in dibattimento, il funzionario della polizia penitenziaria. Ha inoltre chiesto un confronto tra gli ex ministri Paolo Cirino Pomicino, Vincenzo Scotti e Giuliano Amato.