L'ex provveditore alle opere pubbliche è stato condannato definitivamente a 3 anni e 8 mesi di reclusione nell'inchiesta sugli appalti del G8. FOTOGALLERY
Immobili, quotre societarie, automobli per un valore complessivo di 9 milioni di euro sono stati confiscati dai finanzieri del comando provinciale di Roma ad Angelo Balducci, ex provveditore alle opere pubbliche e già presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici. Balducci è stato condannato definitivamente a 3 anni e 8 mesi di reclusione nella vicenda sulla cosiddetta 'cricca' degli appalti del G8 per concorso in corruzione aggravata in relazione ai lavori della scuola Marescialli di Firenze.
L'inchiesta - I fatti riguardano l'inchiesta "Grandi Eventi" sui lavori per il Vertice del G8 de La Maddalena (poi tenutosi a L'Aquila), i Mondiali di nuoto di Roma del 2009 e le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, da cui sono emersi i rapporti di affari illeciti tra Balducci e note imprese edili romane vincitrici di gare pubbliche per oltre 300 milioni di euro. Nello specifico, è emerso che, in cambio dell'assegnazione delle commesse pubbliche, le imprese appaltatrici avevano veicolato ingenti flussi finanziari, anche attraverso società interposte, verso una società cinematografica - direttamente riconducibile a Balducci - che si occupava della produzione di film il cui attore principale era il figlio di Angelo, Lorenzo. Le imprese inoltre, secondo quanto scoperto dai Finanzieri, avevano finanziato l'acquisto o la ristrutturazione di diversi immobili di pregio a favore della famiglia Balducci.
I beni confiscati - Al termine delle indagini, il Tribunale di Roma ha ritenuto l'ex Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici soggetto "socialmente pericoloso" e ha disposto il sequestro finalizzato alla successiva confisca di beni mobili, immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie detenute anche all'estero (LE FOTO). Nel dettaglio sono stati confiscati ventisette immobili tra cui ville, appartamenti di pregio e terreni tra Roma, San Giorgio di Pesaro, Montepulciano e Sappada, nel Bellunese, 2 auto e una moto, rapporti bancari e titoli obbligazionari, quote societarie e disponibilità finanziarie per oltre 3 milioni di euro detenute in Lussemburgo per il tramite di una società fiduciaria.