Crac Credito Cooperativo Fiorentino, Verdini condannato a 9 anni

Cronaca
Denis Verdini in una foto d'archivio (Ansa)

Per il senatore di Ala, accusato di bancarotta e truffa ai danni dello Stato, è stata disposta anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. I pm avevano chiesto 11 anni. Il legale: “Pronti a combattere”. Condanne in primo grado anche per il deputato Massimo Parisi e gli imprenditori Fusi e Bartolomei. Per i giudici non ci fu associazione per delinquere 

 

Denis Verdini è stato condannato a 9 anni di reclusione nel processo di primo grado per il crac del Credito Cooperativo Fiorentino. La pena è stata decisa dal collegio del tribunale di Firenze che ha condannato il politico toscano anche all'interdizione perpetua dai pubblici uffici.

 

I giudici hanno inflitto a Verdini 7 anni per il crac del Ccf e 2 anni per truffa ai danni dello Stato per i fondi dell'editoria. I pm Luca Turco e Giuseppina Mione avevano chiesto invece in totale 11 anni.

 

Le accuse - Verdini era imputato nel processo in quanto ex presidente dell'istituto bancario. Le accuse ai suoi danni erano, tra le altre, bancarotta e truffa ai danni dello Stato. Secondo i pm Verdini era il 'dominus' della banca (che usava come "un bancomat") e di tutte le attività le attività editoriali organizzate per ottenere contributi pubblici e nei confronti degli "amici di affari". 

 

Altre condanne - Il deputato di Ala Massimo Parisi è stato condannato a due anni e sei mesi. Per il parlamentare, uno dei più stretti collaboratori di Denis Verdini, i pm avevano chiesto una condanna a sei anni. Tra le altre condanne, sono stati inflitti cinque anni e sei mesi ciascuno agli imprenditori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei. Anche per loro due scatta l'interdizione perpetua. Tutti gli imputati sono stati assolti dal collegio dall'accusa di associazione a delinquere.

 

La reazione del legale - Ester Molinaro, legale di Denis Verdini, dopo la sentenza ha dichiarato: ”Non è finita, rispettiamo la sentenza ma siamo pronti a combattere e attendiamo le motivazioni per andare in appello”. L’avvocato ha aggiunto: ”Per ora abbiamo dimostrato che non esiste alcuna associazione tra Verdini e i suoi presunti sodali, in appello dimostreremo che non sussistono neppure le altre accuse”.

 

Il costruttore della ex Btp Riccardo Fusi, condannato dal tribunale di Firenze a 5 anni e sei mesi, ha invece dichiarato: "Questa sentenza è una grande ingiustizia perché noi non abbiamo fatto nulla. Siamo innocenti”.

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