Sei mesi dal sisma, sindaco Amatrice: "Tenuta psicologica a rischio"

Cronaca

Era il 24 agosto quando un terremoto di magnitudo 6.0 ha raso al suolo interi paesi causando 299 vittime. A distanza di mesi le attività commerciali fanno fatica a riprendersi e l’economia è in ginocchio. Prosegue in parallelo il salvataggio del patrimonio artistico. Il premier Gentiloni visita le zone colpite: "A Norcia lavoro straordinario"

 

Sono trascorsi sei mesi dal sisma che ha sconvolto il Centro Italia. Il 24 agosto un terremoto di magnitudo 6.0 ha devastato interi paesi tra Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio causando 299 vittime e migliaia di sfollati. A distanza di sei mesi l’economia locale è in ginocchio e la ricostruzione procede lentamente. 

 

Gentiloni: a Norcia lavoro straordinario - Oggi il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha visitato il centro storico di Norcia e il cantiere della Basilica di San Benedetto, distrutta dal terremoto: "E' stato realizzato - ha detto - un lavoro straordinario in tempi molto rapidi che ci induce da una parte all'ottimismo e dall'altra, come sanno bene il sindaco, la presidente della Regione e il commissario straordinario, ad essere veloci dappertutto".

 

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la frazione di San Pellegrino di Norcia, dove da alcuni giorni sono state consegnate le prime 18 casette in legno e acciaio agli sfollati del terremoto del 24 agosto scorso. "E' stato realizzato un lavoro straordinario in tempi molto rapidi che ci induce da una parte all'ottimismo e dall'altra, come sanno bene il sindaco, la presidente della Regione e il commissario straordinario, ad essere veloci dappertutto" ha commentato al termine della visita.

Amatrice sei mesi dopo: FOTOGALLERY

 


Coldiretti: -90% vendite nelle Marche - Altre zone non hanno ancora ricevuto le casette e in questi paesi devastati dal sisma le attività economiche sono allo stremo. Secondo Coldiretti, le vendite sono crollate del 90%, con gli agricoltori e gli allevatori rimasti che per sopravvivere sono costretti a cercare canali alternativi in cui vendere formaggi, latte, salumi.

Il crollo delle vendite ha colpito maggiormente il settore caseario. L'abbandono forzato delle popolazioni, trasferite sulla costa, e la fuga dei turisti hanno fatto venir meno la clientela, mettendo in grave difficoltà le aziende che devono comunque mungere tutti i giorni gli animali. In affanno anche il settore dei salumi: al blocco delle vendite si accompagna quello della produzione, per l'inagibilità dei laboratori nei comuni del cratere. (LE FOTO)

 

L'appello di Pirozzi - Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha dichiarato che “le difficoltà sono legate anche all’aspetto psicologico. Lo sciamo sismico ha creato instabilità mentale”. Il primo cittadino ha poi ricordato la necessità di una "No tax area" per le zone colpite dal sisma:

 

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La solidarietà del Papa - In aiuto delle campagne finora c'è stata soprattutto la solidarietà della gente comune, con una vera corsa all'acquisto dei prodotti terremotati che ha coinvolto quasi un italiano su 4 (24%), fino a papa Francesco, che ha incaricato l'Elemosineria Apostolica di acquistare prodotti alimentari tipici delle aree colpite da distribuire a diverse mense caritative della città di Roma per la preparazione dei pasti donati quotidianamente alle persone bisognose e senza fissa dimora. (LO SPECIALE) Il Pontefice ha anche donato attraverso il suo elemosiniere 15 mila euro a un agricoltore terremotato dell'Ascolano per l'acquisto di un nuovo mezzo agricolo. (ERRANI: SU RICOSTRUZIONE IL GOVERNO C'È)

 

Prosegue il salvataggio del patrimonio artistico - In parallelo continuano i salvataggi di opere d'arte e oggetti sacri dalle chiese delle Marche danneggiate dal terremoto. A Camerino sono stati prelevati 14 fra dipinti e affreschi da varie chiese. A Offida (Ascoli Piceno) sono stati messi in sicurezza un importante dipinto settecentesco e l'altare della Chiesa di Santa Maria. Nella canonica della Chiesa di San Giovanni Battista a Rigo di Montegallo, i vigili del fuoco hanno recuperato parti di altare, capitelli, reliquiari e putti.

 

I Vigili del Fuoco di Rieti, nel corso di un intervento molto complesso, hanno recuperato ieri ad Amatrice alcune grosse capriate in legno cadute all'interno della Basilica di San Francesco. La chiesa è stata pesantemente danneggiata dal terremoto della scorsa estate ed è oggetto da alcune settimane di un intervento di puntellamento per preservare la facciata e le pareti esterni.

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