L’ex presidente della banca ligure era accusato di associazione a delinquere nell’ambito del processo sulla presunta truffa ai danni di Carige Vita Nuova, il ramo assicurativo dell'istituto di credito. Il pm aveva chiesto sei anni
Otto anni e due mesi di reclusione, oltre due anni in più di quanti ne aveva chiesti il pm. Questa la pena alla quale è stato condannato l’ex presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi, nell'ambito del processo per la maxi truffa ai danni del ramo assicurativo Carige Vita Nuova che nel maggio 2014 portò all'arresto del numero uno dell'istituto di credito e di altre sei persone. Agli imputati la procura aveva contestato, a vario titolo, il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e riciclaggio e il falso. Lo scorso novembre il pm Silvio Franz aveva chiesto per Berneschi la condanna a sei anni.
Le reazioni - "Mi aspettavo l'ergastolo, ci mancava solo che mi sparassero". Queste le poche parole sarcastiche con le quali Berneschi ha commentato la sentenza all'uscita da palazzo di giustizia, mentre l’avvocato difensore ha dichiarato: “Le sentenze non si commentano, si criticano in appello: aspettiamo di leggere le motivazioni per capire come si sia arrivati ad un simile risultato”. Chiaramente di segno diverso le reazioni della procura: “E' stato un grosso processo, un peso notevole per il nostro ufficio che è stato portato a compimento e ne sono molto orgoglioso” ha commentato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi.
Tutte le condanne - Berneschi, che era stato arrestato nel 2014, sarà sottoposto al regime di libertà vigilata per tutta la durata della condanna. Inoltre per lui il tribunale ha disposto la confisca di 26 milioni di euro. Queste le altre pene: sette anni per Ferdinando Menconi, ex amministratore delegato del ramo assicurativo; cinque anni e otto mesi per il commercialista Andrea Vallebuona; nove anni e due mesi per l'imprenditore Sandro Maria Calloni; otto anni e sei mesi per l'imprenditore Ernesto Cavallini; un anno e due mesi per il commercialista Alfredo Averna, un anno e un mese per il notaio Piermaurizio Priori, e un anno e due mesi per l'avvocato Ippolito Giorgi di Vistarino.
L’inchiesta - La maxi truffa, in base alle indagini condotte dalla guardia di finanza, consisteva nel far acquistare, dal ramo assicurativo della banca, immobili e quote societarie di imprenditori compiacenti a prezzi gonfiati, tramite perizie artefatte, per reinvestire le plusvalenze all'estero. La truffa avrebbe fruttato a Berneschi e agli altri indagati circa 22 milioni.