Dopo le polemiche per le foto dei malati sul pavimento per mancanza di barelle sono stati sospesi tre medici, tra cui il direttore sanitario del "Santa Maria la Pietà" che poche ore prima aveva detto: "Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza". Disposta indagine interna, arrivano anche i Nas. De Luca chiede licenziamenti
“Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza. In ospedale abbiamo 15 barelle, 10 delle quali al pronto soccorso, e sabato ne abbiamo ‘sequestrate’ due alle autoambulanze per far fronte all'emergenza venutasi a creare”. Parla così Andreo De Stefano, direttore sanitario dell'ospedale civile “Santa Maria la Pietà” di Nola (in provincia di Napoli), dopo le polemiche scatenate dalle foto pubblicate sui social network in cui alcuni malati venivano curati sul pavimento. E mentre nella struttura sono arrivati i Nas, sulla questione è intervenuto anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha chiesto il licenziamento dei responsabili. In attesa delle indagini, tre dirigenti sanitari dell'ospedale (tra cui lo stesso De Stefano) sono stati sospesi.
“Al pronto soccorso non possiamo mandare via nessuno” - La mancanza di barelle e posti letto, secondo il direttore sanitario, è stata una situazione “eccezionale” che sta tornando alla normalità, senza più pazienti per terra. “Tra sabato e domenica – ha spiegato De Stefano – sono arrivate 265 persone a fronte delle 150 circa che arrivano in media, complice anche il freddo che ha gelato le strade e che ha costretto molte persone della provincia di Avellino a venire a Nola anziché andare altrove. E quando qualcuno giunge al pronto soccorso non possiamo certo mandarlo via, abbiamo preferito mettere a terra le persone piuttosto che non prestare loro assistenza”. “Una di quelle persone era in arresto cardiaco, ma che dovevamo fare senza letti né barelle, mandarla via? I medici hanno preferito fare la defibrillazione sul pavimento, pur di salvarle la vita come è accaduto”, ha continuato. “L'altra persona ritratta a terra – ha aggiunto – era stata messa in posizione antisoffocamento perché era in preda al vomito”.
I Nas nell’ospedale - Dopo le polemiche, il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha convocato tutti i responsabili delle Asl e delle aziende ospedaliere della regione, ha disposto un’indagine interna e ha chiesto di "avviare immediatamente le procedure di licenziamento dei responsabili del pronto Soccorso e del presidio ospedaliero di Nola". Nell’ospedale sono arrivati anche i carabinieri del Nas, inviati dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Noi non ci scoraggiamo e siamo sereni, siamo pronti a chiarire tutto quanto ci sarà chiesto di chiarire”, ha concluso De Stefano.
Sospesi tre dirigenti - Dopo una giornata di polemiche, tre dirigenti sanitari sono stati sospesi in attesa delle indagini. Si tratta del direttore sanitario dell'ospedale, Andreo De Stefano, il responsabile del pronto soccorso, Andrea Manzi, ed il responsabile della medicina d'urgenza, Felice Avella. Lo ha annunciato la responsabile della Asl Napoli 3 Sud, Antonietta Costantini.