Meteo, con l’Epifania in arrivo gelo e neve fino a bassa quota

Cronaca
Nevicate in Italia (foto d'archivio Ansa)
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Due perturbazioni artiche investiranno l’Italia: temperature in netto calo, anche sotto lo zero, su gran parte della Penisola, mari agitati e venti con raffiche fino a 100 km/h. Condizioni che potrebbero favorire la diminuzione dello smog: nei primi giorni del 2017 i valori sono rimasti sopra i limiti a Milano. LE PREVISIONI

Gelo e neve sono in arrivo sull’Italia. Con l'Epifania il maltempo colpirà gran parte della Penisola: temperature in picchiata, nevicate fino a bassa quota, venti burrascosi con raffiche che toccheranno i 100 km/h e mari molto agitati con onde alte fino a 6 metri. (LE PREVISIONI)

 

Le temperature notturne scenderanno fino a -8° al Nord, fino a -20° sulle Alpi, -4° al Centro-Sud in pianura, come a Roma. Una prima perturbazione è prevista tra lunedì 2 gennaio e martedì 3. Dopo una breve tregua nella giornata di mercoledì, un secondo impulso artico proveniente dall’Europa settentrionale arriverà sull’Italia a ridosso dell’Epifania, tra giovedì e sabato.

 

Picco previsto per venerdì e sabato - La perturbazione porterà un deciso peggioramento del tempo anche su medio Adriatico e al Sud. Il rischio di nevicate sarà accompagnato da un tracollo delle temperature e da venti gelidi. Il picco è previsto nelle giornate di venerdì e sabato quando il rischio neve si abbatterà non solo sui settori interni, ma anche lungo le coste del medio Adriatico, al Sud e nel nord della Sicilia. (IL METEO)

 

Il freddo sarà ancora più pungente per effetto del raffreddamento da vento (wind chill) causato dai forti e gelidi venti settentrionali che soffieranno con raffiche fino a 100 km/h. I mari saranno molto agitati al Centro-Sud con onde dai 4 ai 6 metri.

 

Smog costante su Milano - Il peggioramento delle condizioni meteo potrebbe favorire il calo dello smog che in questi primi giorni del 2017 è rimasto sopra i livelli di allerta in molte città. A Milano le polveri sottili Pm10, hanno registrato il superamento dei 50 microgrammi al metrocubo in diverse zone. Secondo gli esperti, l’arrivo del forte vento potrebbe aiutare la dispersione degli inquinanti. 

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