Centro Italia, ancora scosse. Gli abitanti di Ussita: noi restiamo qui

Cronaca

Quasi 5.000 le persone sfollate dopo il terremoto del 26 ottobre. I residenti di uno dei comuni più colpiti dal sisma: "Non vogliamo andare via". Polemiche per le frasi di un viceministro israeliano che ha parlato di "punizione divina"

La terra continua a tremare nel Centro Italia. Sono oltre 900 le repliche del terremoto del 26 ottobre fra Perugia e Macerata finora registrate, la più forte delle quali, di 3.5 gradi, è avvenuta alle 4:13 di venerdì in provincia di Macerata a dieci chilometri da Ussita e tre da Fiordimonte e Fiastra.

Le oltre 5mila persone colpite dal sisma, intanto, continuano a trascorrere le notti fuori dalle loro case (VIDEO - FOTO), mentre le scuole sono rimaste chiuse  in molti comuni. 

 

Gli abitanti di Ussita: "Noi vogliamo restare qui" - A Ussita, uno dei centri più colpiti, la maggior parte della popolazione sembra intenzionata a non trasferirsi sulla costa, come da altre cittadine hanno già fatto in centinaia. "Noi restiamo qui", dicono in molti, ospitati nei bungalow e negli chalet di un campeggio e di una struttura gestita dai salesiani. In queste paese montano del Maceratese, a pochi chilometri da Visso, il sindaco Mauro Rinaldi riferisce che 250 persone hanno già trovato una sistemazione in loco, si punta a sistemarne 325-350.

 

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40 milioni per l'emergenza - Il governo ha deciso lo stato d'emergenza e stanziato 40 milioni. Renzi, visitando Camerino, ha detto: "Dobbiamo ricostruire presto e in modo serio. Sono ottimista che riusciremo a farlo". E per dare respiro ai terremotati, l'Autorità per l'energia ha sospeso con un provvedimento d'urgenza il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua, emesse o da emettere a partire dal 26 ottobre.

 

Migliaia di sfollati - Il sisma del 26 ottobre non ha fortunatamente causato vittime. Diversi centri storici risultano però inagibili. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha parlato di "miracolo". Gli esperti danno il merito agli interventi di messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati fatti in seguito al terremoto che nel 1997 colpì Umbria e Marche. In tanti hanno però dovuto lasciare le proprie abitazioni, soprattutto nei comuni più colpiti: Ussita, Camerino, Visso, Castelsantangelo sul Nera. Si stimano tra i 4 ed i 5mila gli sfollati. Il numero generalmente sale nei primi giorni, quando in molti si rifiutano di rientrare per paura pur senza avere la casa danneggiata, ma poi si assesterà. E, in vista dell'inverno, è stata scartata l'ipotesi di allestire tendopoli. "La linea - ha spiegato il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio - è quella di portare le persone negli hotel per poter immaginare poi soluzioni temporanee con più tranquillità". 

 

Vice ministro israeliano: "Punizione per decisione su Unesco" - In Israele, intanto, si sono scatenate dure polemiche per le  parole del vice ministro israeliano della Cooperazione regionale Ayoub Kara (Likud), secondo cui "il terremoto in Italia è avvenuto" per punizione divina per l'astensione italiana all'Unesco nel voto sulla Città Vecchia di Gerusalemme. Kara - secondo quanto riferisce il sito di Ynet - mercoledì era in missione in Vaticano quando c'è stata la scossa.

 

 

 

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