“Noi siamo altro”. A Sky TG24 parla il sindaco di Goro, il paese in provincia di Ferrara che, con una forte protesta fatta anche di blocchi stradali, ha impedito l'arrivo di 20 migranti, 12 donne con i loro bambini, poi spostati in altri centri del nord Italia. Il giorno dopo restano le polemiche e le perplessità per quella dura contestazione e il primo cittadino è tra coloro che prende le distanze da quanto successo. Intanto, nelle stesse ore a Napoli andava in scena una partecipata gara di solidarietà.
"Quella non è l'Italia", l'ira di Alfano dopo le proteste nel ferrarese contro i migranti: https://t.co/cLsF1yekv8 pic.twitter.com/4McyaOKOCj— Sky TG24 (@SkyTG24) 25 ottobre 2016
Sindaco: nessuna vittoria - “Quella di ieri non è stata una vittoria” dice il primo cittadino Diego Viviani rispondendo a chi plaudeva al respingimento dei profughi dicendo che “Goro era entrata nella storia”. Sì, replica il sindaco, “siamo entrati nei manuali ma la cosa certo non ci fa onore. Non tutte le persone che ieri hanno parlato sono miei concittadini - ci tiene poi a precisare - Anzi, tra loro c’era chi ha voluto marciare sulla situazione”. E ricorda che durante la guerra in Jugoslavia, la comunità ha ospitato diversi bambini che ancora oggi vivono nel piccolo centro in provincia di Ferarra.
Il commento del parroco - Sul caso interviene anche il parroco della comunità, che non usa mezze parole. “La questione è che oggi non abbiamo più i cristiani, ma gente che condivide la tradizione” dice. E a chi ha animato la protesta dice: “E se fossi stato tu rifiutato così? Dopo tanta strada, dopo tanta difficoltà”.