Alfio Vittorio Molteni, 58 anni, era stato assassinato il 14 ottobre di un anno fa. Il movente starebbe nella controversia per l'affidamento delle figlie della coppia
Svolta nell'inchiesta sull'omicidio di Alfio Vittorio Molteni, l'architetto di 58 anni ucciso a Carugo, nel Comasco, il 14 ottobre dell'anno scorso. La moglie dell'uomo, Daniela Rho, e il suo amante, Luigi Rugolo, sono stati arrestati dai Carabinieri di Como e da quelli del Reparto crimini violenti del Ros con l'accusa, secondo quanto si è appreso, di essere i mandanti del delitto. Nei mesi scorsi erano finiti in carcere altri dieci indagati, accusati di essere gli esecutori materiali dell'omicidio e i fiancheggiatori.
Il movente dell'omicidio - Il movente dell'omicidio dell'architetto Alfio Molteni va ricondotto alla tormentata separazione con la moglie Daniela Rho, in particolare in relazione ai contrasti sull'affidamento delle figlie che la donna voleva ottenere in via esclusiva. I due sono anche ritenuti responsabili degli atti intimidatori precedenti l'omicidio che Molteni aveva subito e che la ex moglie aveva utilizzato proprio per descrivere il marito come persona con frequentazioni equivoche e pericolose, così che all'uomo fosse impedito dal Tribunale di Como di vedere le figlie per tutelare la loro incolumità.
La moglie alla madre: "Ora mi risposo" - La moglie di Alfio Molteni, parlando con la madre, il 17 gennaio scorso, diceva: "Sono vedova... sono a posto, se io vado a fare il corso di fidanzati, mi sposo in chiesa". L'intenzione, secondo gli inquirenti, era di sposarsi con Alberto Brivio, il suo commercialista e amante, anch'egli in carcere. La conversazione è agli atti dell'inchiesta