Dopo le critiche per la prima campagna pro-nascite del ministero della Salute, sui social è di nuovo bufera per la copertina di un fascicolo informativo in cui compare l'immagine di un ragazzo di colore tra i "cattivi compagni"
Nuova bufera sul Fertility day. E nuovo passo indietro del Ministero della Salute. Dopo la campagna che lo annunciava, contestata sui social tanto da costringere il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a cambiarla, sul web riscoppia la polemica proprio alla vigilia della giornata dedicata alla fertilità. Questa volta a finire sotto accusa per un presunto messaggio razzista è la copertina di uno degli otto opuscoli pubblicati sul sito ufficiale. Si tratta del fascicolo dedicato agli stili di vita. Nella prima pagina si vedono due aree con due immagini diverse (entrambe reperibili su Shutterstock): in alto due ragazze e due ragazzi bianchi e sorridenti rappresentano “le buone abitudini da promuovere” (immagine che, come nota qualcuno, compare anche su un sito Usa di impianti dentali); in basso, a rappresentare “i cattivi compagni da abbandonare”, c’è un ragazzo di colore insieme ad altre ragazze che fumano. “Il razzismo è negli occhi di chi guarda, noi pensiamo alla prevenzione. Le foto rappresentano un'omogeneità di persone, così come multietnica è la società che viviamo”, è la posizione del ministero della Salute in risposta alle polemiche definite “ridicole”. Ma sui social le reazioni sono molte, tanto da spingere successivamente il ministero a una nuova retromarcia.
Opuscolo ritirato - "Abbiamo dato disposizioni - spiega una nota - affinché l'immagine venga sostituita e ritirato l'opuscolo informativo". Inoltre il ministro ha "già attivato il procedimento disciplinare e quello per la revoca dell'incarico dirigenziale nei confronti del responsabile della direzione generale della comunicazione istituzionale del suo Dicastero che ha curato la redazione e la diffusione del materiale informativo". Avviata anche una indagine interna per "accertare perché l'immagine visionata e vidimata dal Gabinetto non corrisponda esattamente a quella apparsa sul sito".
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr"><a href="https://twitter.com/hashtag/fertilityday?src=hash">#fertilityday</a>, si poteva fare peggio al ministero della salute? Certo! <a href="https://t.co/KwBcNB1asZ">pic.twitter.com/KwBcNB1asZ</a>— Stefano DP (@stedipi) <a href="https://twitter.com/stedipi/status/778597307512135681">21 settembre 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
<blockquote class="twitter-tweet" data-cards="hidden" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Questa è la nuova locandina del <a href="https://twitter.com/hashtag/fertilityday?src=hash">#fertilityday</a>? Che già tutta la giostra puzza di "ventennio", adesso c'è pure un forte odore di <a href="https://twitter.com/hashtag/razzismo?src=hash">#razzismo</a>.. <a href="https://t.co/BUi6xgn1Fo">pic.twitter.com/BUi6xgn1Fo</a>— Patrizia Simonetti (@PatSimonetti) <a href="https://twitter.com/PatSimonetti/status/778597376143532032">21 settembre 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Sulla polemica, come la volta precedente, interviene anche Roberto Saviano:
<blockquote class="twitter-tweet" data-cards="hidden" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Dopo la débâcle del Fertility Day, la ministra Lorenzin ci riprova: nero uguale cattivo e biondo uguale buono. Siamo ancora a questo? <a href="https://t.co/GGBfG3HwiS">pic.twitter.com/GGBfG3HwiS</a>— Roberto Saviano (@robertosaviano) <a href="https://twitter.com/robertosaviano/status/778622187137802241">21 settembre 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
La prima polemica - La nuova polemica nasce proprio alla vigilia del Fertility day. Il 22 settembre è infatti la giornata scelta per sensibilizzare le persone sulla prevenzione della sterilità e dell'infertilità. A fine agosto, quando questa iniziativa era stata annunciata dal ministero, le polemiche erano nate soprattutto per delle cartoline che presentavano la campagna. “La bellezza non ha età. La fertilità sì”, accompagnata dall’immagine di una clessidra, era stata una delle frasi più criticate. Contro la campagna, da molti definita sessista, erano arrivati migliaia di post su Twitter e Facebook, tanto che il giorno dopo il ministro Lorenzin aveva fatto dietrofront e annunciato una parziale modifica.